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Indennità di disoccupazione: quando e a chi spetta?

Indennità di disoccupazione: quando e a chi spetta?

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) viene riconosciuta a chi si trova in uno stato di disoccupazione: o perchè licenziato o in seguito alla scadenza naturale del contratto. In dettaglio tutti i requisiti lavorativi e contributivi, come e quando presentare la domanda all'INPS.



L'indennità di disoccupazione è una prestazione economica erogata dall'INPS a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente il lavoro. Questa indennità, chiamata NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), viene riconosciuta a chi si trova in uno stato di disoccupazione involontario e che abbia anche i requisiti contributivi e lavorativi previsti dalla normativa.
Non sono destinatari della indennità di disoccupazione NASpI:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
  • i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

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Disoccupazione involontaria: cosa vuol dire?

Hanno diritto all'indennità di disoccupazione i lavoratori con contratto a tempo indeterminato che siano stati licenziati dall'azienda, anche nel caso in cui la decisione sia motivata da giusta causa e dipenda da un comportamento poco corretto del dipendente. Allo stesso modo, ne hanno diritto coloro che hanno perso il posto di lavoro in seguito a un mancato rinnovo di un contratto a tempo determinato dopo la sua scadenza naturale.
Non hanno diritto alla NASpI coloro che si dimettono per libera scelta. Ci sono però delle eccezioni poiché la Naspi è riconosciuta anche nel caso di dimissioni per giusta causa, ad esempio:

  • in caso di dimissioni presentate nel periodo della maternità;
  • quando il lavoratore non riceve lo stipendio da almeno due mensilità;
  • qualora vi sia stato un notevole peggioramento delle mansioni lavorative;
  • in caso di molestie sessuali o mobbing;
  • in generale per tutti quei casi in cui il datore di lavoro sia colpevole di un inadempimento del contratto talmente grave da impedire la normale prosecuzione del rapporto lavorativo.

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Requisito contributivo e lavorativo: cosa dice la legge?

Per quanto riguarda il requisito contributivo, sono necessarie almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. Per "contribuzione utile" si intende anche quella dovuta ma non versata. Ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite, purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali.
Per il requisito lavorativo, invece, sono necessarie almeno trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione. Per giornate di effettivo lavoro si intendono quelle di effettiva presenza al lavoro, a prescindere dalla loro durata oraria.

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A quanto ammonta l'indennità e quanto dura?

Se la retribuzione mensile è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall'INPS di 1.208,15 euro, l'importo della NASpI è pari al 75% della suddetta retribuzione. Se è oltre a tale soglia, viene aggiunto al 75% un importo pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo. In ogni caso, l'importo massimo dell'indennità non può superare i 1.314,30 euro al mese.
La durata della disoccupazione varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto: è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi.

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La domanda, come e quando va presentata?

La domanda per il riconoscimento dell'indennità di disoccupazione NASpI deve essere presentata all'INPS, esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • attraverso il sito istituzionale dell'INPS;
  • Contact Center integrato INPS – INAIL: n. 803164 gratuito da rete fissa oppure n. 06164164 da rete mobile;
  • Enti di Patronato: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni, che decorre:

  • dalla data di cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro;
  • dalla data di cessazione del periodo di maternità indennizzato;
  • dalla data di cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio/malattia professionale;
  • dalla data di definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
  • dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso;
  • dal trentesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.

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