Quali sono gli aspetti da considerare quando si decide di aprire la vendita dei propri prodotti ad un paese come la Svizzera? Perché rappresenta un caso particolare in Europa? Una guida entry level per le PMI italiane che vogliono aprirsi ai mercati esteri.
Grazie alla crescente diffusione degli E-Commerce, la vendita verso gli stati esteri non è più appannaggio esclusivo delle aziende strutturate ma anche una micro impresa può stabilire rapporti commerciali con clienti di altri nazioni.
La Svizzera è un mercato interessante per le imprese italiane ma la vendita di prodotti dall’Italia non è così semplice come potrebbe sembrare, per via di alcune peculiarità.
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Il caso della Svizzera è sicuramente diverso rispetto a tutti altri stati europei, in quanto pur collocandosi geograficamente in Europa, non è parte dell’Unione Europea e questo comporta una legislazione che in parte è la medesima che si applica per i paesi esterni ai confini geografici europei.
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In quanto paese extra UE, per vendere in Svizzera è bene pianificare a dovere tutte le attività che interessano la spedizione della merce, sia in entrata nel paese straniero che in uscita, per l’eventuale gestione dei resi.
Il primo aspetto a cui fare attenzione dipende se la merce sarà consegnata direttamente al cliente finale oppure se sarà coinvolto un’importante con residenza in Svizzera. In quest’ultimo caso le operazioni sono molto più semplici mentre se ci rivogliamo direttamente al cliente finale allora bisogna fare molta attenzione alle norme su importazione e operazioni doganali per sdoganamento in entrata e uscita delle merci.
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Come avviene per tutti i paesi extra UE, anche per la Svizzera è obbligatoria la dichiarazione di esportazione. Questa può essere fatta a voce qualora il valore della merce non superi i 1000 euro oppure il peso non sia superiore ai 1000 Kg.
Nel caso il valore o il peso siano superiori alla prescrizione di legge, la dichiarazione deve essere fatta in maniera elettronica.
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A prescindere che il peso sia superiore o no ai 1000 kg, cosa che incide sulla dichiarazione di esportazione, quando si importano merci in Svizzera è necessario che i documenti riportino chiaramente il peso della merce, questo perché stai importando merce nell’unico paese che fissa le tariffe doganali in base al peso della merce. Ciò vuol dire che qualora il peso non fosse corretto, andresti incontro a ritardi, nel migliore dei casi, e tassazione superiore a quella prevista.
Per questo motivo ti consigliamo di verificare anticipatamente con la dogana l’ammontare delle tasse rispetto al peso della tua merce.
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Per quanto sia auspicabile che il tuo fatturato con la vendita in Svizzera sia più alto possibile, fai molta attenzione al tetto di 100.000 franchi svizzeri, poco più di 90.000 euro. Il motivo di questa attenzione risiede nel fatto che qualora si superi la cifra indicata, la tua azienda dovrà iscriversi al registro dell’IVA e registrarsi autonomamente presso l’Amministrazione federale delle contribuzioni, inoltre dovrai equipaggiarti con un rappresentante fiscale con residenza o sede sociale in Svizzera. Insomma, se gestisci una piccola attività, ti auguriamo buone vendite ma non troppo.
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Chi lavora nel commercio on-line sa bene quanto i resi siano all’ordine del giorno, per questo è una voce a cui fare grande attenzione. I resi vengono gestiti come fosse merce esportato dal paese straniero. Per questo motivo è sempre necessaria una dichiarazione di esportazione svizzera, che verrà associata ad una dichiarazione d’importazione italiana, ed è consigliabile che il reso sia gestito dalla stessa società di logistica che si è occupata dell’importazione, affinché possano accedere a tutti i dati del viaggio di andata e poter richiedere il rimborso delle tasse precedentemente pagate.
Insomma, attenzione ai resi in quanto la situazione si complica molto.
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