È di questi giorni la notizia che nell'ottica di una prossima ripresa, il principale mercato trainante per la vendita del vino italiano sarà la Cina. Per questo motivo abbiamo deciso di preparare una guida con tutto cià che c'è da sapere per vendere vino italiano nel paese asiatico.
Ovviamente, come per tutti gli altri argomenti, siamo a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Alla dogana cinese è necessario farsi trovare preparati con i seguenti documenti:
Sì lo è e deve contenere queste informazioni: la fattura commerciale e la polizza di carico o lettera di vettura.
Quali altri documenti sono obbligatori?
Sono obbligatori anche i seguenti documenti:
È obbligatorio che siano presenti tutte le seguenti informazioni: Denominazione del prodotto, ingredienti, proporzione degli ingredienti, data di produzione, durata del prodotto, requisiti per la conservazione, peso netto, nome e informazione di contatto del produttore, numero della licenza per la produzione, nome e indirizzo dell’importatore e distributore, data e istruzioni di magazzinaggio, codice dello standard del prodotto, grado di qualità, altre informazioni obbligatorie.
Nessuna in particolare ma è preferibile che siano in cartone.
Sono 3: i dazi, l'imposta sui consumi e l'IVA. Le percentuali variano a seconda se il vino è venduto sfuso oppure già imbottigliato.
No, ma è necessario equipaggiarsi del certificato fitosanitario.
È necessario registrare il proprio marchio in Cina.
Predisporre tutti i seguenti documenti:
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