Fino a circa due anni fa, il geoblocking era una procedura ancora molto comune nell’ambito dell’E-Commerce, cosa che non permetteva di fruire completamente delle enormi potenzialità offerte dalla vendita online. Vediamo di cosa si tratta e cosa è cambiato negli ultimi anni.
Il geoblocking è una procedura informatica che vietava la vendita online di prodotti a favore di coloro che non risiedevano nella nazione del venditore. Se, ad esempio, un italiano vuole acquistare un paio di sci da un rivenditore online con sede legale in Germania, la procedura gli è impedita proprio in virtù del geoblocking.
No, la norma è stata abolita il 3 dicembre del 2018. Quindi, almeno per quanto riguarda le operazioni all’interno dell’Unione Europea, è vietato impedire la vendita di prodotti a favore di clienti che risiedono in nazioni differenti rispetto a quella del venditore.
Sì, infatti oltre alle limitazioni imposte a coloro che non risiedono nel paese del venditore, il geoblocking ha effetti anche sull’uso di carte bancarie non appartenenti al paese del venditore. Anche in questo caso la norma è stata eliminata per le vendite all’interno dell’Unione Europea.
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