Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatorio dal lavoro, previsto per le donne lavoratrici. E una donna incinta e disoccupata? Ha diritto al congedo di maternità? Che succede in caso di cassa integrazione, aspettativa o stato di disoccupazione? In dettaglio tutte le risposte.
Maternità e lavoro: il nostro ordinamento regola i diritti delle mamme lavoratrici attraverso il congedo di maternità. Le donne che lavorano usufruiscono di un periodo retribuito di astensione obbligatoria dal lavoro durante gli ultimi 2 mesi della gravidanza e per i 3 mesi successivi al parto. Ma che succede se una donna è incinta e disoccupata? Ci sono dei diritti o delle indennità? La risposta è si, vediamo quali.
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Essere incinta e disoccupata può sicuramente creare delle ansie: ci sono però alcuni casi in cui alla lavoratrice incinta e disoccupata spetta qualcosa, anche se il rapporto di lavoro è già cessato o sospeso. In caso di:
Tra l'inizio dello stato di disoccupazione e l'astensione per maternità possono anche passare più di 60 giorni; in questi casi:
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Può capitare di perdere il lavoro non solo per la scadenza naturale del contratto, ma anche a causa della chiusura dell'azienda per cui si lavora o in seguito ad un vero e proprio licenziamento. Anche qui spetta il congedo di maternità alla donna incinta e disoccupata e precisamente in caso:
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Nel periodo di congedo di maternità obbligatorio, la lavoratrice ha diritto a percepire un'indennità economica pari all'80% della retribuzione giornaliera, calcolata sulla base dello stipendio percepito nell'ultima busta paga, prima dell'inizio del congedo di maternità.
Di regola, il congedo di maternità è anticipata in busta paga dal datore di lavoro il quale, successivamente, otterrà il rimborso da parte dell'Inps. Nel caso di una donna incinta e disoccupata, il contributo verrà erogato direttamente dall'Inps.
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