Continua fino a fine dicembre la possibilità di richiedere il congedo parentale. Quali sono i casi in cui non è possibile farlo? Per quanto dura? Quanto spetta di retribuzione? In quali casi, con coniuge a casa, è possibile richiedere il congedo? C'è compatibilità con il congedo parentale?
La situazione per le imprese e i lavoratori a causa del Covid-19 continua a essere complicata. Molti i lavoratori che hanno difficoltà a conciliare il proprio lavoro con l’esigenza di dover stare a casa per accudire un figlio in quarantena. Per questo torniamo sul tema dei congedi per verificare la situazione attuale e capire chi ha diritto al congedo e quali sono gli strumenti messi in campo dallo Stato.
Il congedo per Covid si può chiedere per i periodi di quarantena scolastica per figli di età fino a 14 anni.
Attualmente il periodo in qui è possibile usufruire di questa misura va dal 9 settembre fino al 31 dicembre 2020.
Lo possono richiedere tutti i dipendenti del settore pubblico e privato. Non è riconosciuto agli autonomi e agli iscritti alla gestione separata INPS.
Per tutto il tempo di quarantena così come disposto dalla ASL e per ciascun figlio a carico.
Sono diversi i casi e fanno riferimento perlopiù alla condizione dell’altro coniuge. Il congedo, infatti, non spetta se il coniuge:
Vale precisare che se anche il coniuge non presenta nessuno di questi casi ma il richiedente è in smart working, il congedo non può essere richiesto.
Si, questo è uno dei casi eccezionali in cui, pur essendo il coniuge a casa, il richiedente può procedere alla richiesta del congedo Covid-19. A questo si aggiungono anche gli altri casi secondo cui il coniuge:
Il 50% della retribuzione per le giornate lavorative in congedo.
I privati possono presentare domanda online tramite il sito dell’INPS, mentre i dipendenti pubblici devono inoltrare la domanda all’amministrazione di appartenenza.
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