Il DURF è una delle novità sul tema degli appalti: documento fondamentale che attesta la regolarità fiscale di imprese coinvolte in lavori superiori a 200.000 euro. Cosa certifica? Quali informazioni fornisce? Quali sono le alternative al DURF? Come richiederlo? Chi è obbligato a presentarlo?
Con i cambiamenti in arrivo sulla regolamentazione degli appalti, il DURF rappresenta la prima importante novità. Meno noto del DURC, con cui spesso viene confuso, il DURF certifica la regolarità dei pagamenti fiscale di ogni impresa.
È una certificazione fiscale emessa dall’Agenzia delle Entrate, molto simile al DURC ma relativo alla regolarità dei pagamenti fiscali. Serve per garantire che in caso di appalti per importi superiori a 200.000, le imprese coinvolte (committenti, appaltatrici, subappaltatrici) sono in regola con i pagamenti delle tasse.
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Agli appalti e ai subappalti di uno o più servizi per un importo complessivo annuo superiore a 200.000.
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L’obbligo è di richiedere alle imprese affidatarie, appaltatrici ma anche subappaltatrici, copia dei pagamenti effettuati relativi al versamento delle ritenute trattenute dall’impresa appaltatrice per i lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto.
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Per le imprese appaltatrici e, nel caso, subappaltatrici, l’obbligo è di trasmettere entro 5 giorni lavorativi successivi al termine di pagamento, i seguenti documenti:
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Esattamente tutto come spiegato, con la differenza che la comunicazione dei documenti dovrà raggiungere sia il committente che l’impresa appaltatrice.
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Si, in alternativa l’impresa appaltatrice può comunicare al committente, allegando il certificato fornito dall’Agenzia dell’Entrate, la sussistenza nell’ultimo giorno del mese precedente alla scadenza prevista per le ritenute, i seguenti requisiti:
Presso l’Agenzia delle Entrate, esclusivamente per via telematica a mezzo PEC. Nel caso di grandi contribuenti, la richiesta va inoltrata alla Direzione regionale competente. I certificati hanno validità 4 mesi e sono disponibili dal terzo giorno lavorativo di ogni mese.
Si, è vero. Inoltre dovrebbe essere integrata una procedura che consentirà di richiederlo e ottenerlo in maniera automatica.
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