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Bonus pubblicità 2018, il decreto in Gazzetta Ufficiale

Bonus pubblicità 2018, il decreto in Gazzetta Ufficiale

Domande a partire dal 22 settembre 2018: credito d'imposta del 75% (90% per PMI e startup innovative) sulle spese effettuate per campagne pubblicitarie su tv, radio e carta stampata: possono usufruirne imprese, lavoratori autonomi ed enti no profit.



Per il bonus fiscale sugli investimenti pubblicitari nell'editoria, domande al via dal 22 settembre 2018. I contribuenti interessati avranno tempo fino al 22 ottobre 2018 per presentare l'istanza telematica sull'apposita piattaforma dell'Agenzia delle Entrate.
Come avevamo anticipato, è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 luglio il decreto attuativo (D.P.C.M. 16 maggio 2018, n. 90) recante le disposizioni per l'attribuzione del credito d'imposta per gli investimenti in campagne pubblicitarie.

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Chi può usufruirne?

Possono beneficiare di queste risorse imprese, lavoratori autonomi ed enti no profit che hanno investito in campagne pubblicitarie effettuate sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Il credito d'imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti compiuti a partire dal 1 gennaio 2018 e può essere elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese, PMI innovative e di startup innovative. Il bonus è utilizzato esclusivamente in compensazione attraverso la presentazione telematica del modello F24.

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Come presentare la domanda?

La domanda deve essere presentata attraverso una comunicazione telematica (una "prenotazione") sull'apposita piattaforma dell'Agenzia delle Entrate, con le modalità che saranno definite dal dipartimento per l'Informazione e l'editoria; la domanda deve contenere:

  • i dati dell'azienda o del lavoratore autonomo;
  • il costo complessivo degli investimenti pubblicitari che sono stati sostenuti, o che saranno sostenuti nel corso del 2018: i costi degli investimenti su stampa o su radio tv devono essere indicati separatamente; 
  • il costo complessivo degli investimenti effettuati sugli stessi media nell'anno precedente;
  • l'indicazione dell'incremento degli investimenti su ciascuno dei due media, in percentuale e in valore assoluto;
  • l'ammontare del credito d'imposta per ciascuno dei due media.

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