Novità per il Bonus Pubblicità ai tempi del coronavirus. Come è cambiata l'aliquota del credito d'imposta? A chi si rivolge, oggi, il bonus? Qual è la parte comperta dal credito d'imposta? Le risposte, queste e altre, all'interno dell'articolo.
Il Bonus Pubblicità è stato istituito nel 2018 è aveva lo scopo di supportare le PMI con un credito d’imposta riconosciuto su base percentuale rispetto agli investimenti effettuati.
La norma di base prevedeva un credito pari al 75% degli investimenti effettuati su stampa quotidiana e periodica, sia cartacea che online, sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Su questa base, il recente Decreto Rilancio di Agosto ha apportato alcune modifiche che non tradiscono l’assunto di base, ovvero sostenere gli investimenti delle PMI italiane, ma che introducono alcune novità da prendere in considerazione.
Questa è la prima novità per il Bonus Pubblicità 2020. Solo per quest’anno, infatti, la vecchia aliquota del 75%, calcolata sul valore incrementale degli investimenti pubblicitari rispetto all’anno precedente, è stata portata al 50%.
No, questa è la seconda grande novità. La regole di calcolare il credito d’imposta esclusivamente sulla parte incrementale rispetto all’anno precedente è stata momentaneamente accantonata. Il 50% viene calcolato sull’intero investimento effettuato nel 2020 a prescindere se vi sia stato un incremento rispetto all’anno precedente. Facciamo un esempio:
Con il funzionamento di base, se nel 2019 avevi investito 100 e 150 nel 2020, avresti potuto ottenere il 75% di 50 come credito d’imposta. Con la novità del decreto Rilancio, invece, il 50% in credito d’imposta viene calcolato sull’intero investito.
Anche qui abbiamo una novità. La normativa di base prevedeva che il requisito fosse un incremento minimo dell’1% rispetto a quello effettuato nel 2019. Oggi, con il decreto Rilancio di Agosto, questo requisito è stato eliminato. Ciò vuol dire che se nel 2020 hai investito la stessa identica cifra che avevi investito nell’anno precedente, puoi comunque accedere al bonus.
Si, il decreto Rilancio di agosto stabilisce che le emittenti televisive nazionali, sia analogiche che digitali, non partecipate dallo Stato, concorrono alla formazione dell’investimento globale in pubblicità da parte di un’azienda.
Alle PMI, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali.
Ogni beneficiario deve presentare i seguenti documenti:
Per accedere al bonus è necessario farlo attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Le domande possono essere presentate a partire dal 1 Settembre e fino al giorno 30 dello stesso mese.
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