Introdotta nel 2017, l'IRI è stata rinviata al 2018 con efficacia spostata alla dichiarazione dei redditi 2019. Difficoltà per i piccoli imprenditori che, per usufruire delle agevolazioni previste, sono già passati al regime di contabilità ordinaria.
La Legge di Bilancio 2017 (legge n. 232/2016) aveva introdotto l’IRI, l'Imposta sul Reddito d’Impresa, che avrebbe dovuto avere i suoi effetti a partire dal 1° gennaio 2017 e che invece è stata rimandata al 1° gennaio 2018.
Si tratta di una tassazione proporzionale e separata del reddito d’impresa, con aliquota fissa del 24%, per la quale l’imprenditore può optare ed è applicabile dalle società di persone, S.n.c. e S.a.s., e dalle Ditte Individuali, in contabilità ordinaria; essa prevede la deducibilità, dalla base imponibile, delle somme prelevate dall’imprenditore e dai soci di società di persone e la concorrenza di tali somme alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini dell’IRPEF dell’imprenditore e dei soci.
Leggi anche >>> AGEVOLAZIONI FISCALI PER FUSIONI, SCISSIONI O CONFERIMENTI DI AZIENDA
In sintesi, il nuovo sistema intende perseguire i seguenti effetti:
Leggi anche >>> IRES (IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ), CHE COS’È E COME SI CALCOLA
Ricapitolando, i beneficiari dell'Imposta sul Reddito Imprenditoriale possono essere:
Da ribadire che le imprese in contabilità semplificata non possono adottare il regime sostitutivo dell’IRI, se non hanno prima provveduto ad adottare la contabilità ordinaria.
Leggi anche >>> ESENZIONE DAL PAGAMENTO DELL'IRES: DAL 2020 ESTESA A NUOVI SOGGETTI
La scelta di optare per l'Imposta sul Reddito Imprenditoriale, va esercitata nel modello Unico, con effetto dal periodo d’imposta cui è riferita la dichiarazione.
L'adozione dell'IRI vincola l'impresa per 5 anni ed è rinnovabile, anche se la norma non chiarisce se il rinnovo vale un anno oppure per altri 5 anni.
Grazie a questo nuovo metodo di tassazione del reddito imprenditoriale è possibile mettere in evidenza la parte di reddito che viene reinvestita nell’impresa, da quella che resta al professionista, così da poter avere una tassazione simile a quella applicata sul reddito da lavoro dipendente o pensione. Il vantaggio principale è quello di eguagliare la tassazione IRPEF delle persone fisiche, a prescindere dal diverso tipo di lavoro effettuato e distinguere il reddito d’impresa da quello del professionista.
Va evidenziato però che nel calcolare la convenienza della nuova IRI, bisogna tenere conto di diversi fattori, quali addizionali all’Irpef, presenza di detrazioni personali, altri redditi dell’imprenditore, inoltre chi dovesse prelevare un importo consistente degli utili per impiego personale (è il caso degli imprenditori individuali che vivono del proprio lavoro) potrebbe avere una scarsa convenienza a scegliere l’IRI, proprio perché gran parte del reddito cadrebbe comunque sotto la tassazione ordinaria.
Ultimo fattore da considerare è che l’IRI essendo riservata solo a chi esercita attività d’impresa in contabilità ordinaria, le imprese in contabilità semplificata che dovessero scegliere il nuovo regime dovrebbero rinunciare ai vantaggi in termini di adempimenti e di tenuta dei registri per poter accedere alla tassazione proporzionale.
Leggi anche >>> PATENT BOX: TASSAZIONE AGEVOLATA PER LE IMPRESE ITALIANE
Le esigenze di cassa e di tenuta dei conti della finanza pubblica hanno indotto il Governo a chiedere ed ottenere dal Parlamento il rinvio di un anno dell'IRI, attraverso l'approvazione dell'ultima Legge di Bilancio. Dunque, al momento, l'efficacia di questa nuova forma di tassazione dovrebbe produrre i suoi effetti a partire dall'anno di imposta in corso. Il condizionale è d'obbligo, poichè su queste tipologie di finanza agevolata si è giocata una partita importante durante la campagna elettorale; bisognerà vedere se il nuovo Governo farà decollare definitivamente l'IRI o troverà soluzioni alternative.
Sicuramente questo slittamento e il clima di incertezza rischiano di mettere in difficoltà tutti quei piccoli imprenditori che preventivamente, e già dall'anno scorso, hanno adottato la contabilità ordinaria senza poter ancora beneficiare dell'Imposta sul Reddito Imprenditoriale.
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.