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Detrazione dell'affitto nel 730: ecco quanto ti spetta

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Sei un inquilino? Un lavoratore o uno studente fuori sede? Le spese sostenute per pagare l'affitto possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi nel modello 730/2019. Gli importi variano in base ai casi e alla tipologia di contratto. Cerchiamo di capirne di più.



In quanti pagano l'affitto? Tanti, tantissimi: famiglie, coppie conviventi, lavoratori o studenti fuori sede. Una voce non indifferente nel budget mensile; le spese dell'affitto possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, nel modello 730 ordinario oppure in quello precompilato. Dove? Nel rigo E71-E72 dove, innanzitutto, bisogna inserire i dati della locazione, degli inquilini e la tipologia contrattuale. Vediamo come funziona caso per caso.

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Detrazione dell'affitto per la prima casa, come funziona?

Quelli che pagano l'affitto per la propria abitazione principale possono detrarre l'affitto compilando il rigo E71, cod. 1 del modello 730/2019. La detrazione è del 19% e viene calcolata in maniera forfettaria a seconda della durata del contratto:

  • 300 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) non supera 15.493,71 euro;
  • 150 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

Nel modello 730/2019 la detrazione è suddivisa tra i contestatari del contratto d'affitto: se, ad esempio, i cointestatari sono due, la detrazione spetta nella misura del 50% a testa in base al loro reddito.

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Detrazione dell'affitto: come funziona per i giovani under 30?

Anche i giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni possono portare in detrazione fiscale l’affitto, per i primi tre anni dalla stipula del contratto, compilando il rigo E71, cod. 3 del modello 730/2019. Il requisiti richiesti sono:

  • la casa in affitto deve essere adibita ad abitazione principale;
  • la casa in affitto deve essere diversa da quella dei genitori;
  • in caso di contratto cointestato, almeno uno deve avere i requisiti anagrafici richiesti.

La detrazione è di 991,60 euro soltanto se il reddito complessivo del 2018 non supera i 15.493,71 euro.

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Cosa sono i contratti a cedolare secca?

Anche le spese sostenute per gli affitti sottoposti a regime di cedolare secca possono essere portati in detrazione: la richiesta va fatta compilando il rigo E71, cod. 2 del modello 730/2019. La detrazione è del 19% e spetta entro il limite di spesa pari a:

  • 495,80 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) non supera 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

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Detrazione dell'affitto per studenti e lavoratori fuori sede, è possibile?

Tantissimi sono quelli che studiano o lavorano lontano dalla propria città d'origine e quindi "costretti" a pagare l'affitto. Per quanto riguarda gli studenti universitari fuori sede, possono richiedere la detrazione dell'affitto nel modello 730/2019, compilando il Rigo E8/E10, cod. 18 del modello 730/2019per un massimo di 2.633 euro. Per essere considerati "fuori sede" è necessario che l'università alla quale si è iscritti sia distante almeno 100 km dal comune di residenza. Se lo studente vive in una zona montana e disagiata, la detrazione può essere richiesta anche se la distanza tra luogo di residenza e di studi sia di almeno 50 km.
I lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza nella città in cui lavorano, ai fini della detrazione, devono compilare il rigo E72 del modello 730/2019. Possono usufruirne nei primi tre anni dal trasferimento della residenza e i requisiti richiesti sono:

  • essere titolari di un contratto di lavoro dipendente;
  • avere trasferito la residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi che disti almeno 100 km e in una regione diversa da quella di provenienza.

La detrazione spettante ai lavoratori fuori sede è di:

  • 991,60 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) non supera 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se il reddito complessivo (compreso quello assoggettato a cedolare secca) supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

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