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Contributo affitto 2019, come richiederlo

Contributo affitto 2019, come richiederlo

Se hai difficoltà a pagare l'affitto, sono previsti contributi per aiutare le famiglie: se hai ricevuto lo sfratto o hai semplicemente un reddito basso, ti vengono in aiuto il Fondo di Morosità Incolpevole e il Fondo Nazionale Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione. Vediamo come.



Se, a causa di gravi motivi non riesci o hai difficoltà a pagare il canone d'affitto, lo Stato riconosce, alle famiglie che ne hanno bisogno, dei contributi a sostegno dell'affitto: queste agevolazioni straordinarie, elargite in presenza di determinati requisiti e dietro apposita domanda da parte dell'inquilino, consentono di accedere a vari fondi per aiutare coloro che non riescono a pagare l'affitto. Vediamo nel dettaglio di quali aiuti si tratta.

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Contributo affitto 2019: quali aiuti?

Il contributo all'affitto consiste in un aiuto che lo Stato, attraverso i Comuni, riconosce agli inquilini che, al di là della propria volontà, non riescono a pagare l'affitto. Questi contributi vengono finanziati dalle risorse che ogni anno lo Stato destina:

  • al Fondo di Morosità Incolpevole, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che opera solo nei Comuni ad alta tensione abitativa e che si rivolge a coloro che hanno già ricevuto lo sfratto per morosità;
  • al Fondo Nazionale Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione, che concede un contributo d'affitto che serve a prevenire morosità e procedure di sfratto.

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Che cos'è il Fondo Morosità Incolpevole?

Per poter accedere ai contributi previsti dal Fondo Morosità Incolpevole, è necessario che ricorrano innanzitutto dei gravi motivi, che sono:

  • licenziamento o riduzione dell'orario di lavoro;
  • cassa integrazione;
  • mancato rinnovo del contratto a tempo determinato;
  • cessazione di attività lavorativa autonoma per causa di forza maggiore;
  • infortunio o decesso di un componente della famiglia che concorreva al reddito del nucleo.

Gli altri requisiti richiesti sono:

  • avere un ISEE 2019 al di sotto di 26mila euro;
  • non avere la proprietà, l'usufrutto, l'uso o abitazione di una casa disponibile nella stessa provincia;
  • aver ricevuto lo sfratto per morosità;
  • aver registrato regolarmente il contratto di affitto;
  • l'abitazione non deve essere di lusso o di pregio, per cui non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8, A9;
  • avere la residenza da almeno 1 anno nella casa in affitto per la quale si è ricevuto lo sfratto.

La domanda per accedere al Fondo Morosità Incolpevole deve essere presentata al Comune di residenza che, verificati i requisiti richiesti e la presenza di bandi aperti, comunica al Ministero delle Infrastrutture se l'inquilino richiedente può ottenere il contributo per l'affitto per evitare lo sfratto per morosità incolpevole.

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Contributo affitto 2019: ci sono altri aiuti?

Lo Stato, sempre attraverso i Comuni, prevede anche un altro tipo di agevolazione: attraverso il Fondo Nazionale Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione viene concesso un aiuto alle famiglie dal reddito basso per evitare preventivamente morosità e procedure di sfratto. Il contributo elargito, come per il Fondo Morosità Incolpevole, è pari alla differenza tra il canone di locazione che si pagherebbe per un alloggio di residenza popolare e l'affitto che effettivamente la famiglia paga per la propria abitazione.
I requisiti richiesti sono:

  • la residenza nel Comune in cui si presenta la domanda;
  • un contratto di affitto registrato all'Agenzia delle Entrate;
  • non essere assegnatari di alloggi di edilizia popolare;
  • non avere la proprietà, l'usufrutto, l'uso o abitazione di un immobile ubicato nella stessa provincia;
  • l'abitazione non deve rientrare nelle categorie catastali degli immobili di pregio o di lusso (A1, A8, A9);
  • la famiglia richiedente non deve aver ricevuto per l'anno in corso altri aiuti e contributi affitto;
  • reddito ISEE variabile in base alla delibera comunale.

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