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La sottoscrizione di polizze assicurative è una consuetudine nella vita di ognuno. Tuttavia, non sempre si è a conoscenza delle agevolazioni di cui è possibile godere su alcune tipologie di polizze. Quali sono le agevolazioni? Su quali polizze assicurative si applicano? A chi spettano?

La prima cosa da precisare è che le agevolazioni non riguardano tutti i contratti assicurativi ma soltanto alcuni tra quelli stipulati o rinnovati a partire dal 1 gennaio 2021 si applica la normativa che viene analizzata nel presente articolo. Se contratta prima di questa data, infatti, si dovrà fare riferimento alla normativa precedente.

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Le polizze che possono usufruire delle agevolazioni sono esclusivamente le seguenti:

1. Assicurazione sul rischio di morte;
2. Assicurazione sul rischio di invalidità o di non autosufficienza.

Tali benefici, che vedremo nel resto dell’articoli, non si applicano a quelle assicurazioni che hanno un contenuto prevalentemente finanziario.

Le agevolazioni concesse riguardano la detrazione da portare in fase di dichiarazione dei redditi rispetto a un ammontare massimo del premio che è di 530 euro. Se, invece, la polizza sul rischio di morte è sottoscritta per la tutela di una persona con disabilità grave, allora il limite massimo è elevato 750 euro.

Attenzione: l’ammontare massimo non si calcola per singola assicurazione ma sul complesso dei contratti eventualmente stipulati. Qualora la polizza dovesse essere di tipo misto, allora la detrazione si applica soltanto sulla parte che interessa il rischio di morte.

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Tale ammontare massimo vale per le polizze sul rischio di morte, per quelle sul rischio di invalidità, invece, l’ammontare massimo è fissato a 1291 euro, fermo restando la medesima logica di un calcolo effettuato sulla totalità delle polizze sottoscritte. Qualora si sottoscrive una polizza sul rischio di invalidità, questa non può mai essere inferiore al 5%.

È bene ricordare che il limite massimo va considerato anche al netto di eventuali polizze su cui il datore di lavoro, in caso di lavoratore dipendente, ha effettuato una detrazione in sede di ritenuta. Inoltre, anche nel caso di polizze sottoscritte a favore di familiari a carico, il limite massimo detraibile resta sempre lo stesso. Su questo punto va sottolineato che inizialmente l’Amministrazione finanziaria aveva escluso la possibilità di portare in detrazione le polizze sottoscritte da familiari anche se fiscalmente a carico. Soltanto con la circolare n. 17 del 2006 emanata dall’Agenzia delle Entrate è stata ribaltata completamente la tesi autorizzando di fatto la detrazione anche nel caso in esame.

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Infine, è bene ricordare che sulla detrazione vale un principio di cassa, tale per cui i premi – ad esempio – pagati a gennaio 2021 in relazione all’ultimo semestre del 2020, si portano in detrazione comunque con la dichiarazione dei redditi del 2020 e non del 2021. Per quanto riguarda la rateizzazione, non vi sono differenze sul pagamento dilazionato oppure in soluzione unica: il limite massimo e le procedure restano le stesse.

Quanto fin qui esposto si applica anche alle polizze assicurative contratte e pagate a compagni estere.

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