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Split Payment: abolito per i professionisti

Split Payment: abolito per i professionisti

Il Decreto Dignità abolisce lo Split Payment per i professionisti: per le fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione, i professionisti non devono più indicare la dizione "scissione dei pagamenti". Nel dettaglio, cos'è lo Split Payment e da quando decorre la nuova disciplina.



Abolito lo Split Payment per i professionisti, lo stabilisce il Decreto Dignità: d'ora in poi i professionisti non saranno più assoggettati a questo regime particolare che esonera il fornitore dal versamento dell'IVA, che percepisce il compenso al netto dell'imposta, ponendone l'onere a carico della Pubblica Amministrazione che acquista beni o servizi. Questa misura è contenuta nel decreto legge n. 87, anche noto come "Decreto dignità", pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" n. 161 del 13 luglio 2018 e recante "Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese".

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Cos'è lo Split Payment?

Lo Split Payment (o scissione dei pagamenti) è il meccanismo di liquidazione dell'IVA introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge numero 190/2014) e che ha stabilito nuove regole circa la liquidazione dell'IVA da parte delle Pubblica Amministrazione: gli enti pubblici hanno l'obbligo di farsi carico dell'onere di versamento IVA all'Erario a partire dalle fatture emesse dal 1 gennaio 2015 per qualsiasi tipologia di acquisto rilevante ai fini IVA.  Con lo "Split Payment" il fornitore indica l'IVA in fattura senza però incassarla: è la P.A. che deve versarla direttamente all'Erario. Tale misura è stata attuata al fine di evitare le numerosi frodi e le continue evasioni in ambito IVA.

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Chi è escluso dallo Split Payment?

L'esclusione dallo Split Payment riguarda i professionisti che operano con le Pubbliche Amministrazioni e le loro controllate, nonché con le società quotate al Fitse Mib. D'ora in poi quindi: 

  • il professionista emette la fattura senza più indicare la dizione "scissione dei pagamenti";
  • il cliente che riceve la fattura deve versare al professionista l'IVA relativa e, se ammesso, può portarla in detrazione;
  • il professionista a fronte dell'emissione della fattura per la quale gli nasce un debito IVA, deve liquidare l'imposta e versarla all'erario.

Le nuove disposizioni si applicano alle fatture emesse dal 15 luglio 2018, ossia dal primo giorno successivo alla data di entrata in vigore del Decreto. Pertanto, per capire quale regime IVA applicare, si deve guardare alla data di emissione della fattura, che indica se vi è obbligo o meno di applicare lo Split Payment.

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