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Resto al Sud: i liberi professionisti

Resto al Sud: i liberi professionisti

L'incentivo Resto al Sud esteso anche ai liberi professionisti fino a 45 anni d'età: una novità importante, introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, che dà la possibilità a molti liberi professionisti di investire sulle proprie competenze ed inserirsi sul mercato del lavoro.



Arriva l'ok dalla Legge di Bilancio 2019 all'estensione dell'incentivo Resto al Sud: si allarga così la platea dei potenziali beneficiari. Le agevolazioni, oltre ad essere estese anche agli under 46 (finora riservate solo agli under 36) ora coinvolgono anche i liberi professionisti. Questa è sicuramente la novità più importante: vediamo meglio nel dettaglio di cosa si tratta.

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Liberi professionisti, quali requisiti?

Resto al Sud si rivolge ora anche ai liberi professionisti, che hanno la residenza nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I liberi professionisti che intendono accedere all'incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un'attività analoga a quella proposta per il finanziamento. Inoltre, dovranno mantenere la sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno interessate.
A poter beneficiare delle agevolazioni potranno essere, ad esempio, i liberi professionisti, ex dipendenti di uno studio, che vorranno aprirne uno proprio o chiunque voglia uscire da una situazione di precariato o lavoro irregolare. Più in generale si offre una possibilità a chi vuole investire sulle proprie competenze ma ha difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.

Resto al Sud, in cosa consiste?

Resto al Sud, lo ricordiamo, è un incentivo creato per sostenere la nascita di nuove attività di imprenditori e liberi professionisti nelle regioni del Mezzogiorno; il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell'investimento complessivo
  • finanziamento bancario pari al 65% dell'investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

L'importo massimo del finanziamento erogabile è di 50 mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro.

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Resto al Sud: come presentare la domanda?

Le domande possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Prima di presentare la domanda è necessario:

  • registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l'apposito form;
  • consultare e scaricare i fac-simile della modulistica;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo, in considerazione del fatto che tutte le comunicazioni dell'Agenzia avvengono esclusivamente via PEC;
  • successivamente alla presentazione della domanda, nella sezione "Contatti", è possibile modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo mediamente entro due mesi dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti).
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