La Legge di Bilancio 2019 estende la platea dei beneficiari dell'incentivo Resto al Sud, la misura gestita da Invitalia e concepita per favorire la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno: estesi i limiti di età, fino a 45 anni, e apertura anche ai liberi professionisti. Ecco tutte le novità.
L'incentivo Resto al Sud, nato per sostenere la nascita di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno, con la Legge di Bilancio 2019 viene ampliato anche a coloro che hanno 45 anni d'età. All'agevolazione, che consiste in un finanziamento fino a 50 mila euro per la creazione di nuove attività, e fino a 200 mila euro in caso di società, sono ora ammesse anche le attività libero professionali. Ricapitoliamo quindi quali sono i nuovi requisiti di Resto al Sud, in seguito alle modifiche contenute nella Legge di Bilancio 2019.
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In attesa che anche il sito ufficiale di Invitalia, che spiega come funziona l'iniziativa Resto al Sud, si aggiorni alla luce delle ultime novità, ecco tutti i requisiti per beneficiare dell'incentivo:
Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto del 35% ed un finanziamento bancario per il restante 65%; il finanziamento, coperto dal Fondo di Garanzia per le PMI e da restituire in 8 anni, può essere richiesto in una delle banche convenzionate con l'iniziativa Resto al Sud. Gli interessi sono coperti da Invitalia.
E chi non è delle regioni interessate da Resto al Sud? Non importa la provenienza o la regione d'origine: l'importante è avere la residenza oppure trasferirla entro due mesi se il proprio progetto viene approvato. La sede legale dell'attività, ovviamente, deve essere in una delle regioni indicate.
Le domande possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Prima di presentare la domanda è necessario:
Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo mediamente entro due mesi dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti).
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