Le nuove modalità per il riscatto della laurea agevolato sono contenute all’interno del "decretone": con circa 5.240 euro per ogni anno di studi, è possibile riscattare gli anni della laurea, purchè non antecedenti al 1996. L'onere è senza interessi e deducibile in dichiarazione dei redditi.
Con le recenti misure approvate dal Parlamento, contenute all'interno del "decretone" che ha introdotto Reddito di Cittadinanza e Quota 100, è possibile riscattare gli anni del corso di laurea. Si potrà così andare in pensione qualche anno prima, a seconda del percorso di studi: ecco tutte le regole.
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L'opportunità di riscattare gli anni del percorso accademico consente di raggiungere prima l'età contributiva necessaria per andare in pensione. Le condizioni per il riscatto sono fondamentalmente due:
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Il "decretone" attiva anche, in modo permanente, una nuova facoltà agevolata di riscatto della laurea: non avrà un costo proporzionale all'ultimo reddito imponibile, ma sarà pari al 33% del minimale di reddito della gestione dei lavoratori autonomi. Il costo per ogni anno di riscatto sarà intorno ai 5.240 euro e sarà rateizzabile in un massimo di 10 anni. L'onere da versare non ha interessi e sarà deducibile negli anni di imposta in cui viene materialmente sostenuto.
L'INPS, nei giorni scorsi, ha già provveduto a pubblicare la circolare che di fatto ha dato il via alla domanda per il riscatto della laurea: la presentazione della domanda di riscatto agevolata è limitata al triennio 2019 – 2021, dunque fino al 31 dicembre 2021.
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