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Il diritto d'autore: quale tutela?

Il diritto d

"Parappappapapparararara pararà, Perchè Sanremo è Sanremo": chi è l'autore della sigla più famosa del Festival? Anche se non ne ricordiamo il nome, di sicuro detiene tutti i diritti morali e patrimoniali su questo famosissimo pezzo. Ma cos'è il diritto d'autore? Qual è la tutela per gli artisti?



Arriva il Festival di Sanremo che, piaccia o no, per una settimana riempirà le pagine dei giornali e soprattutto dei social network: ci attende una carrellata di canzoni, alcune delle quali diventeranno dei tormentoni; tutte le altre invece sono destinate a finire nel dimenticatoio. Ma vi siete mai chiesti chi siano gli autori delle canzoni? Per intenderci sono quelli menzionati dal Pippo Baudo di turno prima di dire "Dirige l'orchestra Beppe Vessicchio, canta Patty Pravo". Sono loro i veri "proprietari" delle canzoni: sono coloro che ne hanno scritto il testo, ne detengono i diritti e ne rivendicano la tutela.

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Il diritto d'autore, che cos'è?

Il diritto d'autore viene definito come l'istituto giuridico che tutela i frutti dell'attività intellettuale e che riconosce all'autore dell'opera, che sia una canzone, un libro o un'opera teatrale, una serie di diritti di carattere morale e patrimoniale. Dunque è lo sforzo creativo, l'impegno e il talento ad essere meritevole di tutela: per questo esiste il diritto d'autore, che nasce nel momento stesso in cui nasce l'opera. La normativa di riferimento è quella della Legge 22 aprile 1941 n° 633, che regolamenta la "Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio".

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Il diritto d'autore: cosa sono i diritti morali?

I diritti morali sono riconosciuti all'autore a tutela della sua personalità: essi valgono per sempre e, anche se i diritti patrimoniali non ci sono o sono stati ceduti a terzi, essi sono inalienabili, imprescrittibili e irrinunciabili e possono essere rivendicati anche dagli eredi. I diritti morali consistono nel:

  • diritto alla paternità dell'opera; l'autore ha il diritto di essere pubblicamente indicato e riconosciuto come creatore della sua opera, di cui può rivendicare in qualunque momento la paternità.
  • Diritto di inedito: l'autore può decidere se e quando pubblicare la sua opera, potendo anche lasciarla per sempre inedita od opporsi alla prima pubblicazione, recedendo da contratti che l'abbiano autorizzata. Il diritto di inedito si esaurisce con la pubblicazione dell'opera.
  • Diritto di pentimento: in caso di gravi ragioni morali, che possono comprendere sia motivi di ordine etico che intellettuale, politico e religioso, l'autore ha il diritto di ritirare l'opera dal commercio.
  • Diritto all'integrità dell'opera: l'autore ha il diritto di opporsi a qualsiasi deformazione o modifica dell'opera che possa danneggiare la sua reputazione, nonché alle modalità del suo utilizzo (pubblicità, campagne elettorali, ecc.).

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Il diritto d'autore: che vuol dire diritti patrimoniali?

I diritti patrimoniali riguardano la possibilità per l'autore di utilizzare economicamente la sua opera in ogni forma e modo e di percepire un compenso per ogni tipo di utilizzo della stessa. A differenza dei diritti morali, i diritti patrimoniali sono rinunciabili, possono essere ceduti ed hanno un limite temporale, durano cioè tutta la vita dell'autore e sino al termine del settantesimo anno dopo la sua morte. Tra i diritti patrimoniali ci sono:

  • il diritto di pubblicazione, cioè di offrire la propria opera, per la prima volta, alla conoscenza del pubblico;
  • il diritto di riproduzione, ovvero la moltiplicazione in copie dell'opera;
  • il diritto di trascrizione: l'autore ha il diritto esclusivo di trasformare in forma scritta o di riprodurre a mezzo stampa le proprie opere, anche se sono espresse in forma orale;
  • il diritto di esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico: l'autore ha il diritto esclusivo di presentare la sua opera al pubblico e percepirne un compenso per l'esecuzione, la rappresentazione o la recitazione;
  • il diritto di comunicazione: l'autore ha il diritto esclusivo di diffondere e mettere a disposizione del pubblico la propria opera attraverso l'utilizzo di radio, televisione e internet;
  • il diritto di modificazione dell'opera: qualsiasi modifica o trasformazione di un'opera che, pur lasciando inalterato il senso originale, ne cambino la struttura o la forma, deve essere autorizzata dall'autore;
  • il diritto di noleggio e prestito: solo l'autore può autorizzare la cessione per l'uso delle sue opere, potendo trarne un beneficio economico o commerciale diretto o indiretto;
  • il diritto di seguito: è il diritto di percepire un compenso sul prezzo di ogni vendita successiva alla prima cessione delle opere da parte dell'autore.

Il diritto d'autore: a cosa serve la SIAE?

In Italia, per poter tutelare i propri diritti connessi alla creazione di un'opera, è necessario iscriversi ed associarsi alla SIAE: la Società Italiana degli Autori ed Editori consente la tutela economica delle opere, consentendo ai rispettivi autori di percepire i proventi derivanti dalle loro utilizzazioni. La SIAE svolge attività di corresponsione ad autori ed editori dei diritti loro spettanti, riscossi presso chi ne utilizza le opere. La SIAE detiene il monopolio del settore, anche se ultimamente sono nate nuove realtà indipendenti, come ad esempio Soundreef, a cui molti autori e artisti, anche famosi, hanno affidato la gestione dei propri diritti.

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