Semplice scrittura privata o trascrizione nei Registri Immobiliari? Trascrivere il preliminare di vendita comporta sicuramente qualche spesa in più, ma tutela l'interesse principale dell'acquirente nei confronti di qualsiasi iniziativa, potenzialmente nociva, del venditore.
Il cosiddetto "compromesso", più propriamente detto "preliminare di vendita", è un contratto con il quale acquirente e venditore si impegnano reciprocamente nella compravendita di un immobile; serve, sostanzialmente, ad impegnare le parti mentre vengono predisposte le operazioni necessarie per perfezionare l'atto vero e proprio, come ad esempio la richiesta di un mutuo da parte dell'acquirente o il tempo tecnico di trovare una nuova sistemazione per il venditore.
Dunque, con la firma del preliminare di vendita, le parti assumono l'obbligo giuridico di stipulare un contratto definitivo di compravendita riguardante la proprietà o un altro diritto reale di un immobile.
Leggi anche > > > L'Attestato di Prestazione Energetica (APE): tutti i dettagli
Le parti non sono obbligate a trascrivere pubblicamente presso un notaio il preliminare di vendita; possono, infatti, ricorrere ad una semplice scrittura privata, risparmiando così le spese per le imposte fisse di trascrizione.
La mancata trascrizione del preliminare, tuttavia, non lascia immune l'acquirente da alcuni rischi:
Qualora dovesse verificarsi una delle ipotesi succitate, l'acquirente potrà solamente intraprendere una causa per risarcimento dei danni.
Leggi anche >>> COMPRAVENDITA IMMOBILIARE: IL CONTRATTO PRELIMINARE
La trascrizione del preliminare di vendita nei Registri Immobiliari, invece, è una tutela nei confronti di qualsiasi altra iniziativa del promittente venditore, salvaguardando quindi l'interesse principale dell'acquirente, che è quello di acquisire la proprietà dell'immobile.
La trascrizione del preliminare, infatti, ha effetto "prenotativo", e fa retroagire gli effetti della trascrizione dell'atto di compravendita al momento della trascrizione del preliminare, vanificando, quindi, eventuali altre trascrizioni o iscrizioni successive al preliminare stesso.
Inoltre, in caso di mancato adempimento del preliminare, l'acquirente, oltre a vantare il rimborso del doppio della caparra e/o di altre eventuali spese, è un creditore privilegiato rispetto ad altri su quanto ricavato dalla vendita "forzata" del bene.
Il preliminare deve essere trascritto dal notaio nei Registri Immobiliari entro 30 giorni dalla stipula del contratto stesso: prima avviene la trascrizione e maggiore sarà l'effetto prenotativo rispetto all'atto definitivo.
Per quanto riguarda i costi, sono:
Aggiungendo i costi di registrazione, che sono in ogni caso dovuti, anche senza trascrizione, si raggiungono circa 600€, tra imposta di Registro e imposta di Bollo.
I costi per gli onorari notarili, invece, restano normalmente assorbiti a quanto dovuto per il rogito.
Leggi anche >>> COMPRARE CASA: I 5 ERRORI DA NON FARE
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.