Il canone RAI, ormai da due anni, viene addebitato sulla bolletta dell'energia elettrica. Esiste però l'alternativa, riservata ai pensionati con un reddito inferiore a 18.000 euro, di poterlo rateizzare in 11 mensilità senza interessi e con addebito direttamente sulla pensione.
A partire dal 1 gennaio 2016, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, il canone RAI viene addebitato in fattura, con cadenza bimestrale, ai titolari delle utenze di energia elettrica. Deve essere pagato una sola volta all'anno, a prescindere dal numero di apparecchi presenti all'interno dell'abitazione. Per coloro che, sebbene tenuti al pagamento, non sono intestatari di un'utenza di energia elettrica o pur avendola, non è possibile, per qualsiasi motivo, addebitare l'importo dell'abbonamento tv in fattura, il pagamento deve avvenire tramite Mod. F24.
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Esiste però un'alternativa per i titolari di una prestazione pensionistica o assistenziale dell'INPS, intestatari dell'abbonamento RAI, con un reddito di pensione, nell'anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore a 18.000 euro.
Vi è la possibilità, infatti, di rateizzare il pagamento del canone RAI in 11 mensilità, senza interessi; la domanda può essere presentata all'INPS entro il 15 novembre dell'anno precedente a quello del pagamento del canone RAI. Le trattenute di pagamento avvengono direttamente sulla pensione a partire dal gennaio successivo alla presentazione della domanda.
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In alcuni casi, è bene ricordarlo, è prevista l'esenzione dal pagamento del canone RAI. Non devono pagare l'abbonamento TV coloro che:
La domanda può essere presentata online, accedendo al sito www.inps.it tramite il PIN e il Codice Fiscale; in alternativa, si possono contattare i numeri dedicati 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile.
Altrimenti, ci si può rivolgere ad enti di patronato e intermediari dell'INPS, avvalendosi dei servizi telematici offerti dagli stessi.
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