Il Bonus asilo nido è un contributo erogato dall'INPS: è una forma di sostegno del reddito per le famiglie per il pagamento di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Ecco come funziona.
Anche per il 2019 la Legge di Bilancio ha previsto dei contributi per sostenere le famiglie nel pagamento delle rette degli asili nido e per promuovere forme di assistenza domiciliare per i bambini affetti da gravi patologie croniche. Le domande, per il 2019, possono essere presentata dai genitori dei bambini nati o adottati dal 1 gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti.
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Il Bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile: l'importo massimo di 1.500 euro viene suddiviso in 11 mensilità, per un massimo di 136,37 euro; il beneficio viene elargito direttamente al genitore che ha presentato la richiesta e che ha sostenuto il pagamento. Il contributo mensile erogato dall'INPS non può essere superiore alla spesa sostenuta per il pagamento della singola retta. Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione, invece, viene erogato dall'INPS a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l'intero anno di riferimento "l'impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica". In questi casi il bonus di 1.500 euro viene erogato in un'unica soluzione direttamente al genitore richiedente.
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Per accedere al bonus asilo nido, è necessario che la domanda sia presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Il genitore richiedente deve specificare nella domanda se l'asilo nido frequentato dal figlio sia pubblico o privato autorizzato e indicare, in tal caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo. Bisogna indicare, inoltre, le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2019, per le quali si vuole ottenere il beneficio. Alla domanda va allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l'iscrizione o comunque l'avvenuto inserimento in graduatoria del bambino. Le ricevute dei pagamenti delle rette relative ai mesi successivi, dovranno essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2020. Per quelli che frequentano gli asili nido pubblici che emettono i bollettini di pagamento dell'ultimo trimestre oltre il 31 gennaio 2020, la documentazione di spesa potrà essere allegata entro il 1 aprile 2020.
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Per accedere al bonus per l'introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, è necessario allegare, all'atto della domanda, un'attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l'intero anno di riferimento, "l'impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica". In tale ipotesi l'INPS erogherà il bonus di 1.500 euro in un'unica soluzione. La domanda, sia per il Bonus asilo nido, sia per le forme di supporto domiciliare può essere presentata online all'INPS attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare la domanda tramite:
Qualora si voglia fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.
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