Il Bonus bebè è stato riconfermato anche per il 2019 dalla nuova Legge di Bilancio; l'assegno, da 80 a 160 euro mensili per 12 mesi, è destinato alle famiglie dei nuovi nati con ISEE fino a 25 mila euro. Aumento del 20 per cento sull'assegno a partire dal secondo figlio. Scopri tutti i dettagli.
Il Bonus bebè, più propriamente detto "assegno di natalità", è una forma di sostegno riconosciuta dall'INPS alle famiglie dal reddito basso che hanno da poco avuto un figlio (o che lo hanno adottato o avuto in affidamento preadottivo); nato con la legge di stabilità 2015 e prorogato fino al 2018, questo incentivo è stato confermato anche dalla Legge di Bilancio 2019: vediamo quindi quali sono i requisiti per ottenerlo, l'importo erogato e le modalità per presentare la domanda.
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La domanda per ottenere l'assegno di natalità previsto dal Bonus Bebè 2019 può essere presentata per i figli nati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2019 da coloro che abbiano:
Il valore dell'assegno di natalità erogato dall'INPS dipende dall'ISEE del nucleo familiare in cui vive il minore per il quale si richiede il contributo; come già accennato vengono prese in considerazione due fasce di reddito:
Cambia poco dunque rispetto al 2018: l'assegno di natalità rimane fissato tra gli 80 e i 160 euro per ogni nuovo bambino nato e la durata del bonus rimane fissa a 12 mesi: la novità è invece rappresentata da un aumento del 20 per cento sull'assegno di natalità a partire dal secondo figlio.
La domanda per usufruire del Bonus bebè 2019 deve essere presentata all'INPS entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell'adozione o dell'affidamento preadottivo. È possibile presentare la domanda:
Nel momento in cui viene inviata la domanda è necessario allegare il modello SR/163 al fine di comunicare il codice iban per la ricezione dei pagamenti delle prestazioni a sostegno del reddito. Accolta la domanda, l'assegno di natalità viene poi accreditato mensilmente dall'INPS direttamente al richiedente tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN intestati al richiedente.
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