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Vendere su Shopify: quando serve la partita iva?

Vendere su Shopify: quando serve la partita iva?

Per vendere su shipy serve possedere una partita iva? E quando conviene aprirla? Qual è il codice ateco più adatto per vendere su Shopify? Queste sono alcune delle domande che ci arrivano comunemente in Redazione. Se non trovi la risposta inviaci la tua.



Disporre di un e-commerce, magari da affiancare al proprio negozio fisico così da per poter intercettare i clienti che prediligono l’acquisto online, oggi è diventata una condizione a dir poco necessaria. Tuttavia, uno scenario altrettanto diffuso è quello che non prevede l’esistenza di un negozio preesistente ma che si basa esclusivamente sulla vendita online di prodotti o servizi.

Questa distinzione è importante per introdurre l’argomento di oggi, visto che sempre più utenti si mostrano confusi e dubbiosi in merito al fatto se sia necessario possedere una partita IVA per aprire il proprio e-commerce su Shopify.

In prima battuta, la risposta alla domanda che poniamo nel titolo dell’articolo è: dipende. Vedremo nei prossimo paragrafi, allora, da cosa dipende il possesso oppure no di una partita IVA per aprire il tuo e-commerce.

La differenza è sostanziale per diversi motivi, non da ultimo anche per questioni di natura prettamente fiscale, un argomento che la maggior parte delle persone ignora ma che invece è molto importante conoscere, soprattutto per evitare d'incorrere in spiacevoli situazioni.

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Partiamo dallo spendere qualche parola su Shopify, per chi non fosse informato di cosa stiamo parlando, possiamo dire che si tratta di una delle piattaforme più note e funzionali per la creazione di e-commerce. La caratteristica di Shopify è di consentire un approccio allo sviluppo che non necessita di conoscenze di programmazione, almeno se ci si accontenta delle strutture di base. Grazie alla disponibilità d'innumerevoli temi a pagamento oppure gratuiti, con Shopify è possibile creare il proprio negozio online in maniera molto rapida, potendo contare su tante altre funzionalità quali i mezzi di pagamento

Tutto ciò è possibile attraverso la sottoscrizione di piani di abbonamento con funzionalità e prezzo crescente. Ovviamente è possibile ottenere il massimo da questa piattaforma grazie al supporto tecnico di un’agenzia che abbia esperienza nell’uso dei diversi strumenti.

Oltre alle caratteristiche di base, tra cui il caricamento semplificato di schede prodotto e la possibilità di accettare pagamenti online con carte, le funzionalità possono essere ampliate con le app disponibili sull’App Store.

La creazione dei siti è possibile in multilingua, quindi potendo soddisfare anche le esigenze di chi desidera affacciarsi sui mercati esteri. Non meno importante, in aggiunta alle diverse funzionalità è l’ecosistema di prodotti informativi quali webinar, corsi di formazione ed eventi di networking nelle principali città del mondo, tutte attività realizzate a favore degli imprenditori.

Ecco, anche i curatori di Shopify parlano di percorsi formativi a favore degli imprenditori. Questo ci riporta a parlare del focus di questo articolo, ovvero la necessità oppure no di una partita IVA per vendere su Shopify

Ovviamente il problema non si pone per chi gestisce già un negozio fisico: si presume, che in qualità d'imprenditore già avviato, questi sia già equipaggiato con la partita IVA. Il problema, allora, si pone soltanto per coloro che vogliono avviare la loro attività di vendita esclusivamente online e che non dispongono già di una partita iva.

Partiamo da un presupposto fondamentale: la piattaforma Shopify, di per sé, non prevede l’obbligo di partita per chi intende usufruire dei suoi servizi. Tradotto, questo vuol dire che chiunque può usufruire della piattaforma di vendita online più famosa al mondo, potendo scegliere senza alcun tipo di limitazione tra i diversi piani disponibili.

Benché non sia necessario possedere la partita IVA come requisito per aprire un e-commerce su Shopify, questo non vuol dire che in assoluto essa non sia necessaria.

Ciò che bisogna indagare, infatti, è la natura dell’attività posta in essere attraverso l’e-commerce. In effetti la decisione di avviare un’attività di vendita online può legarsi alla volontà di costruire una fonte di reddito alternativo rispetto al proprio lavoro, diciamo, ufficiale. Oppure può dipendere da una volontà molto più decisa di diventare vero e proprio imprenditore digitale. Quest’ultimo è probabilmente il caso più semplice da affrontare, per questo soffermiamoci prima sul caso precedente.

Se l’e-commerce che hai intenzione di aprire su Shopify è finalizzato alla creazione di una rendita alternativa a quella del tuo lavoro ufficiale, allora ci sono buone probabilità che il possesso della partita iva non sia obbligatoria. Tuttavia è bene elencare una serie di condizioni che si devono avverare affinché ti sia superfluo avere il documento fiscale obbligatori in Italia:

  1. Occasionalità. Innanzitutto il fisco andrà a considerare se la tua attività si può definire occasionale, episodica oppure continuativa. Episodica può essere quell’attività che viene svolta una volta ogni tanto. Attenzione perché il carattere episodico, nell’ambito delle attività web. È piuttosto complicato da dimostrare. Infatti la legge italiana ha stabilito che le attività online, essendo sempre accessibili al pubblico, difficilmente si possono definire episodiche. Lo sai, ad esempio, che se vuoi guadagnare dalla pubblicazione di annunci sul tuo sito web, questa non può essere considerata un’attività episodica? Ciò implica che è impossibile lavorare, ad esempio, con ritenuta d’acconto come si conviene per le prestazioni occasionali, visto che il fisco giudica la vendita di spazi pubblicitari sul sito come un’attività continuativa. Tornando all’e-commerce, il discorso è il medesimo, a meno che la tua vendita non avvenga con carattere episodico, ad esempio aprendo il sito soltanto per singoli e determinati periodi dell’anno.
  2. La natura dei prodotti venduti. Anche questo può fare la differenza. Se ad esempio hai voglia di mettere su una piccola vetrina online per la vendita delle tue vecchie collezioni usate di dischi, fumetti oppure la tua personale biblioteca casalinga, allora di sicuro non avrai bisogno di una partia IVA. Pur essendo un’attività di vendita online, quindi non considerabile episodica, tuttavia la natura dei prodotti fa escludere che si possa parlare di attività economica a tutti gli effetti, trattandosi di semplice vendita dei propri averi, quindi una vendita da privato a privato. Caso ben diverso se invece di una vendita di prodotti tuoi usati decidi di dedicarti alla vendita di prodotti nuovi di tua produzione oppure prodotti da altri. In quest’ultimo caso siamo nell’ambito del dropshipping che si configura a tutti gli effetti come un’attività economica.

Se la tua attività rientra in uno dei casi peggiori qui descritti, allora l’apertura della partita IVA sarà assolutamente necessaria. Questa è la cattiva notizia: Quella buona, invece, è che pensi di voler realizzare un’attività economica online, attraverso un e-commerce che si appoggia sulla piattaforma di Shopify, allora puoi optare, almeno nella fase iniziale, per l’apertura di una partita iva in regime forfettario. Che cosa si intende con questa espressione? Si intende un tipo di partita iva che a fronte di alcune rinunce consente di accedere ad un sistema di imposte fortemente agevolato. Nello specifico parliamo di un 22% da versare come contributi previdenziali e un restante 15% di imposte da calcolare su un lordo detratto della quota previdenziale. Ma i vantaggi non sono solo in termini di imposte più leggere ma anche a livello burocratico: infatti non è necessario affidarsi ad un commercialista in quanto non vi sono adempimenti da rispettare. L’unico requisito che è necessario rispettare è quello del limite di fatturato che non può essere superiore ai 65.000 euro annui.

In conclusione, e ricapitolando, alla domanda: serve aprire una partita IVA per un’e-commerce Shopify? Non è un requisito per Shopify ma lo è per il fisco italiano qualora intendi avviare un’attività economica a tutti gli effetti, benché sia solo online e non preveda negozi fisici.

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