Con la Legge di Bilancio 2019 cambiano i requisiti di accesso al Regime Forfettario: è stato aumentato il limite dei ricavi e compensi fino a 65 mila euro; aboliti invece il limite di 5 mila euro per i compensi pagati ai dipendenti e il limite a 20 mila euro per l'acquisto di beni strumentali.
Il Regime Forfettario è un regime di vantaggio, introdotto nel 2014 e riservato alle Partite IVA, che si caratterizza per l'estrema semplificazione degli adempimenti e della determinazione del reddito. La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto nuovi requisiti che ampliano ulteriormente dal 1 gennaio 2019 la platea dei contribuenti interessati al regime forfettario.
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Il Regime Forfettario 2019 è rivolto a tutte le persone fisiche che esercitano un'attività di impresa, quindi professionisti ma anche commercianti ed artigiani, che rispettino determinati requisiti e che non incorrano successivamente in una delle cause di esclusione. I nuovi requisiti, previsti dalla Legge di Bilancio 2019, sono:
Sono stati aboliti quindi i limiti di fatturato annuo (tra 25 mila e 50 mila euro) sulla base del proprio codice ateco, sono stati eliminati il limite a 30 mila euro per i redditi da lavoro dipendente o assimilati, il limite di 5 mila euro lordi alle spese per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi ai collaboratori ed il limite a 20 mila euro per il costo dei beni strumentali.
In base ai nuovi requisiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2019, sono cambiate anche le cause di esclusione dal Regime Forfettario; non sono ammessi al Regime Forfettario 2019 i titolari di partita IVA nei seguenti casi:
I vantaggi dell'avvalersi del Regime Forfettario, anche alla luce dei nuovi requisiti, sono legati ad una contabilità più snella e senza troppi adempimenti fiscali:
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