Partecipare alle fiere, i vantaggi per le aziende
23 giugno 2019
in AZIENDA
Le fiere sono tantissime: motori, abbigliamento, fitness, enogastronomia, hairstyle. Partecipare è importante per farsi conoscere, acquisire clienti e stringere nuove collaborazioni: a volte i costi sono elevati, ma è possibile usufruire di un credito d'imposta sulle spese sostenute.
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Le fiere di settore sono una grande opportunità per le imprese che decidono di parteciparvi: si tratta di un momento in cui aziende e potenziali clienti si incontrano, fornitori ed acquirenti concludono affari, stringono collaborazioni e partnership. Da sempre fiere e mercati rappresentano un'occasione di confronto, di studio e di arricchimento del proprio know-how: si possono raccogliere nuove idee, trarre ispirazioni, nonché proporre i propri servizi o prodotti in uno spazio espositivo di pochi metri, ad un target sicuramente altamente profilato e in un breve lasso di tempo che raramente supera i tre/quattro giorni. Vediamo dunque di analizzare meglio quali sono i vantaggi per le aziende che decidono di partecipare alle fiere di settore.
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Partecipare alle fiere, conviene?
Diciamolo chiaramente: il contatto umano è tutto. Dunque anche in piena era digitale, in cui è possibile comprare qualsiasi prodotto in qualsiasi parte del mondo esso si trovi, incontrare di persona e ascoltare i clienti, vedere cosa propongono le aziende concorrenti, esprimere la propria offerta globale ed interagire con il pubblico è di fondamentale importanza. Quindi in un'epoca fatta di call conference, di videochiamate e di e-mail, il "faccia a faccia" consente di creare un networking di portata infinitamente maggiore e di generare più conversioni, più lead e più vendite rispetto ad altri eventi di marketing. Ecco quindi 5 motivi per cui vale la pena partecipare alle fiere:
- sviluppare la brand awareness, che in italiano sarebbe la notorietà o la riconoscibilità del marchio; partecipare ad un evento fieristico consente di allargare i propri orizzonti e di farsi conoscere. Come già detto, poi, queste sono occasioni irripetibili per "scendere tra la gente" e diffondere il proprio brand.
- Acquisire nuovi lead, ovvero nuovi contatti: chi mostra interesse verso un prodotto o un servizio di un'azienda, può essere contattato successivamente tramite campagne di marketing; le fiere sono un'ottima occasione per acquisire una grande quantità di nuovi contatti da "lavorare" in un secondo momento per cercare di convertirli in propri clienti.
- Incontrare i clienti: la fiera non deve essere solo acquisizione di nuovi clienti, ma anche motivo di incontro con chi già conosce ed usa i propri prodotti o servizi. Curare i clienti acquisiti è altrettanto importante, se non di più, che procurarsene di nuovi; la soddisfazione del cliente è fondamentale, perchè è lui che fa crescere la reputazione del brand.
- Presentare le novità: quale migliore occasione per mostrare delle anteprime o delle novità assolute dei propri prodotti? Le fiere sono un'ottima vetrina e consentono anche di "tastare il polso" delle persone, osservare le reazioni, raccogliere critiche e suggerimenti per migliorare la propria strategia di marketing.
- Osservare gli altri: non si parla solo della concorrenza. Certo, essere sempre informati sulle mosse dei propri competitor è fondamentale, ma le fiere sono un momento anche per trarre spunti interessanti, nuove idee e nuove strategie anche da chi commercializza prodotti o servizi di un settore completamente diverso.
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È possibile ottenere un credito d'imposta?
Andare in fiera comporta sicuramente un investimento, in termini economici, più o meno importante. Già da parecchi mesi prima bisogna progettare e realizzare lo stand per catturare l'attenzione dei visitatori, reclutare eventuali hostess o steward, preparare tutto il materiale pubblicitario, prenotare le strutture ricettive, pianificare trasporti del materiale e spostamenti, magari affittare dei mezzi. Insomma le spese sono tante ma c'è un'interessante novità contenuta all'interno del Decreto Crescita, che a breve verrà convertito in legge. Alle aziende che partecipano a fiere internazionali e a quelle che si svolgono in Italia verrà riconosciuto un credito d'imposta al 30% su una spesa massima di 60 mila euro. Il credito d'imposta, ripartito in tre quote annuali di pari importo ed utilizzabile esclusivamente in compensazione, è usufruibile per il 2019 sulle spese connesse alla partecipazione: affitto degli spazi espositivi, allestimento stand, attività pubblicitarie, promozione e comunicazione. Si tratta di un'agevolazione che ha l'obiettivo di migliorare il livello e la qualità di internazionalizzazione delle PMI italiane. Per quanto riguarda il dettaglio sulle modalità di presentazione della domanda e l'elenco delle fiere per le quali sarà riconosciuto il credito d'imposta, è necessario attendere fine giugno quando avverrà la conversione in legge del Decreto Crescita.
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