Dal 1 luglio 2019, scontrino elettronico obbligatorio per i contribuenti con volume d'affari superiore a 400.000 euro. Dal 1 gennaio 2020 tutti gli operatori IVA saranno obbligati ad adeguarsi. Bonus del 50% per l'acquisto di registratori di cassa di nuova generazione fino a 250 euro.
Ci siamo quasi: a partire dal 1 luglio 2019 i titolari di partita IVA, con ricavi superiori a 400 mila euro, saranno obbligati a memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi all'Agenzia delle Entrate. Dal 1 gennaio 2020 tutti gli operatori IVA saranno obbligati ad adeguarsi. Si tratta di un ulteriore ed importante passo in avanti per quanto riguarda le procedure legate al progressivo processo di digitalizzazione di operazioni e servizi. I titolari di Partita IVA dovranno necessariamente dotarsi di registratori di cassa telematici, strumenti hardware e software attraverso cui effettuare la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi: previsto un bonus del 50%, sotto forma di credito di imposta, per coloro i quali sceglieranno di ammodernare o sostituire i propri registratori di cassa.
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Attualmente l'obbligo di emissione dello scontrino elettronico riguarda i contribuenti con volume d'affari superiore a 400 mila euro, con obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate; a partire dal 1 gennaio 2020 l'obbligo dello scontrino elettronico verrà esteso a tutti i titolari di partita IVA e sarà inoltre accompagnato dalla cosiddetta "lotteria degli scontrini". I titolari di partita IVA dunque dovranno necessariamente dotarsi di registratori telematici, strumenti hardware e software attraverso cui effettuare la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi: in tal senso, il Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 28 ottobre 2016 ha già definito e regolamentato gli strumenti tecnologici che dovranno essere utilizzati. Previsto uno sconto del 50% sotto forma di credito di imposta per chi acquisterà nuovi registratori di cassa: vediamo come funziona.
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Potrà essere utilizzato in maniera semplificata il credito d'imposta riconosciuto per l'acquisto o l'adattamento dei registratori di cassa di nuova generazione, utilizzati per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. Per ogni registratore di cassa telematico, lo Stato offre un contributo pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Il contributo è valido per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020. Il bonus viene concesso all'esercente come credito d'imposta, utilizzabile in compensazione tramite modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell'IVA successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all'acquisto o all'adattamento del misuratore fiscale ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo. Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell'anno d'imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d'imposta successivi, fino a quando se ne conclude l'utilizzo.
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