Il Bonus Vacanze rientra tra le azioni che mirano a favorire i consumi degli italiani dopo il blocco generatosi a causa della pandemia di Covid-19. Nell’articolo tutte le informazioni per poterlo richiedere, quanto vale e come funziona.
Se c’è un argomento di tendenza questo periodo, sicuramente è quella della ripresa economica, dopo il crollo subito a causa di due mesi di lockdown. Il ritorno ad un’economia in segno positivo non può prescindere da una ripresa anche dei consumi.
In questo senso il Bonus Vacanze si presenta come un’ottima occasione per dare uno stimolo alla spesa degli italiani in vista delle vacanze estive.
Si tratta di una forma di agevolazione, dal funzionamento estremamente semplice: il buono, del valore massimo di 500 euro, può essere utilizzato per prenotare un soggiorno in una struttura ricettiva abilitata a livello nazionale.
Ad essere più precisi, il valore del buono varia a seconda della composizione del nucleo familiare e sono previsti 3 scaglioni:
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Possono accedere al Bonus Vacanza tutti i nuclei familiari con un indicatore ISEE non superiore a 40.000. Vi è sono un altro requisito a cui fare molta attenzione: la prenotazione non può avvenire per intermediazione di piattaforme o portali telematici che gestiscono la prenotazione di strutture ricettive. Ciò vuol dire che sono escluse dal Bonus Vacanza tutte le prenotazione effettuate per mezzo di Booking, ad esempio, Airbnb e simili.
Il Bonus vacanza non viene incassato ma può essere fruito secondo una duplice modalità che consiste in uno sconto in fattura/ricevuta per l’80% e detrazione d’imposta per il restante 20%.
Chiariamo con un esempio:
La famiglia Rossi va in vacanza potendo contare su un buono da 500 euro. Prenota 2 camere in una struttura alberghiera per 3 notti. Il totale ammonta da pagare ammonta a 850 euro. La famiglia Rossi ottiene subito uno sconto pari a 850 meno l’80% del buono, ovvero 400 euro. La famiglia Rossi pagherà quindi soltanto la restante parte di 450 euro. Nel 2021, in fase di dichiarazione dei redditi del 2020, la famiglia Rossi potrà recuperare altri 100 euro, ovvero il restante 20% del buono. In questo modo il costo effettivo della vacanza sarà stato di 350 euro a fronte degli 850 euro di listino.
Va sottolineato che se il beneficiario non è capiente, il 20% non viene recuperato e non può essere riportato a credito per l’anno successivo né richiesto a rimborso: in altri termini si perde il 20% dell’agevolazione.
Questo è l’aspetto principale a cui fare attenzione, infatti il buono deve essere obbligatoriamente speso in un’unica soluzione e presso una sola struttura ricettiva. Vediamo con un esempio due casi in cui non è possibile utilizzare il buono:
I due casi precedenti non sono ammissibili in quanto la struttura dev’essere unica e non è possibile utilizzare il credito residuo di un buono utilizzato parzialmente.
Il buono può essere utilizzato dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020. È utilizzabile anche da una persona diversa rispetto a chi ne ha fatto richiesta. Se il nucleo familiare è composto da 4 persone, quindi si ha diritto ad un bonus di 500 euro, il buono può essere utilizzato per l’intera cifra anche se in vacanza non sono presenti tutti i componenti del nucleo.
L’azione voluta per incentivare i consumi degli italiani richiede che il Bonus sia speso sull’intero territorio nazionale per il pagamento di servizi offerti da:
Attenzione: è importate verificare anticipatamente che la struttura aderisca all’iniziativa e che accetti il bonus. Il motivo di un eventuale rifiuto è determinato dal fatto che il gestore della struttura recupera lo sconto riconosciuto al cliente sotto forma di credito d’imposta ma non tutte le imprese hanno la capienza per poterlo recuperare.
La procedura per richiedere il Bonus Vacanza è interamente digitale e avviene per mezzo di un’app della pubblica amministrazione: IO, disponibile sia per iOS che Android. A partire dal 1° luglio, uno dei componenti del nucleo familiare potrà richiedere il bonus nella sezione Pagamenti. Se la richiesta va a buon fine, viene rilasciato un codice che andrà comunicato alla struttura ricettiva al momento della prenotazione.
Attenzione: per accedere all’app IO è necessario essere già in possesso dell’identità digitale SPID oppure di una carta d’identità elettronica.
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