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Master and Back: riportare cervelli in Sardegna

Master and Back: riportare cervelli in Sardegna

La Sardegna reagisce alla tendenza dei cervelli in fuga verso l'estero, che provoca un'importante perdita per l'economia italiana. Parliamo di persone formate in Italia che poi vanno a spendere le proprie competenze altrove. Invertire la rotta è possibile, scopriamo come ci prova la Sardegna.



A dicembre 2018, secondo l'Istat, il numero dei laureati in Italia che ha preso la direzione dell'estero una volta terminati gli studi è del 43% superiore rispetto ai dati del 2013, anno del precedente campionamento. Il numero di Italiani all'estero per fascia di età superiore ai 24 anni è di circa 244mila unità, di cui il 64% possiede un titolo medio-alto. Si tratta di un numero importante se pensiamo che sono tutte persone che hanno usufruito di servizi erogati dalle scuole dalle Università italiane e che vanno a spendere la loro formazione in altri stati, di conseguenza arricchendoli a discapito di chi gli ha fatti crescere.

Riportare cervelli in Italia: quali azioni?

Il fenomeno è molto preoccupante, per questo ci sarebbe bisogno di politiche in grado di arginarlo. La Sardegna, appoggiandosi alle risorse del Fondo Sociale Europeo 2014 - 2020, promuove un'iniziativa interessante con il bando Master and Back. L'obbiettivo dell'azione è duplice: da un lato promuovere percorsi di alta formazione, ovvero master, attraverso l'iscrizione a corsi extra regionali e, dall'altro lato, favorire il rientro in Regione dove spendere le competenze acquisite con il titolo di studio.

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A chi si rivolge?

Il bando è stato strutturato con l'idea di favorire studenti provenienti da nuclei familiari con situazioni reddituali poco favorevoli. Stando alle disposizioni del bando, gli studenti potranno beneficiare di un rimborso delle tasse d'iscrizione e di un forfettario per sostenere le spese di vitto, alloggio e spostamenti connessi alla frequenza del corso. La dotazione del bando è di 5.500.000 per un totale di 220 borse di studio a sostegno di giovani laureati/e sardi.

I requisiti, quali sono?

Per poter accedere alle risorse del bando sono stati fissati una serie di requisiti:

1) Non aver compiuto 36 anni. Gli anni sono estesi a 41 in caso di persone affette da disabilità;

2) Essere residenti in Sardegna da almeno 10 anni;

3) Aver conseguito una Laurea a ciclo unico o specialistica/magistrale con votazione non inferiore a 100/110;

4) Aver già conseguito l'ammissione al master ed essere in possesso della lettera di accettazione;

5) Avere un ISEE inferiore a 56.000 euro.

Quali percorsi formativi sono ammessi?

Il bando non si apre a tutti i corsi di formazione ma vi sono anche in questo caso specifici criteri di selezione. Infatti, i master, erogati sia da Università italiane che estere, dovranno essere di secondo livello. Sono ammessi anche corsi erogati da Business School ma a condizione che alla fine sia rilasciato un titolo finale di master. Non sono ammissibili master di primo livello o erogati da enti diversi dalle Università. Altri criteri che il corso dovrà rispettare sono riportati integralmente nel bando che è possibile consultare online. Attenzione: non sono ammessi a partecipare al presente bando coloro che seguiranno corsi di alta formazione in Sardegna.

Quali modalità e termini di presentazione per la domanda?

La presentazione della domanda avviene esclusivamente per via telematica e le scadenze per la presentazione sono due, che si differenziano per l'importo massimo destinato alle borse di studio. La prima scadenza è quella del 26 Settembre 2019, per un investimento complessivo di 3milioni di euro. La seconda scadenza è del 29 Gennaio 2020 con un investimento di 2milioni e 500mila euro.

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