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Lavoro autonomo e codice Ateco: come sceglierlo?

Lavoro autonomo e codice Ateco: come sceglierlo?

La scelta del codice Ateco è una fase importante nel percorso di apertura di una partita iva. Del resto sarà utile proprio per lo svolgimento della professione che vuoi intraprendere, per questo è importante sapere quale scegliere e come.



La scelta del codice Ateco, è bene ricordarlo, non riguarda solo coloro che vogliono aprire una partita iva come professionisti ma in generale riguarda l’avviamento di qualsiasi attività economica, svolta in proprio o sotto forma di azienda con la collaborazione di altre persone.

Nonostante abbiamo già affrontato altre volte il tema del codice Ateco, è sempre bene fare un piccolo riepilogo, magari rispondendo alla domanda che cos’è il codice Ateco?

Sinteticamente, si tratta di una combinazione di numeri e lettere che serve per individuare in maniera precisa e senza equivoci il tipo di attività a cui si vuole fare riferimento. In effetti la stessa parola ATECO è ricavata dalle parole Attività ECOnomica.

Benchè la classificazione Ateco sia perlopiù statica, è pur vero che nuove attività possono sorgere in qualsiasi momento, per questo è possibile che nel corso degli anni si possono osservare delle modifiche e degli aggiornamenti. L’ultimo aggiornamento attuale risale al 2008, motivo che spiega il perché si senta parlare di Codice Ateco 2007, ovvero l’ultimo approvato.

Dal momento che il codice Ateco dev’essere comunicato al momento dell’apertura della partita iva, è bene essere informato fin da subito sul codice al quale fare riferimento. Per ottenere una panoramica dei codic disponibili si può fare riferimento al sito dell’istat, oppure il sito di infocamere.

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Il complesso dei codici Ateco segue una struttura sostanzialmente ad albero. Tale struttura si basa su una serie di sezioni che sono le seguenti:

  1. Sezione;
  2. Divisione;
  3. Gruppo;
  4. Classe;
  5. Categoria;
  6. Sottocategoria.

Più si scende di livello e più aumenta il dettaglio dell’attività presa in considerazione. Le sezioni vanno dalla lettera A alla lettera U e possono riguardare l’agricoltura, estrazione di minerali, i lavori sul web, l’influencer, la vendita di alimentari, l’apertura di attività artigianali come parrucchieri ed estetiste. E molto altro ancora.

Una delle domande principali che ci arriva in redazione riguarda la possibilità di utilizzare più codici ateco per meglio identificare la propria attività. In questo caso la risposta è affermativa ma fermo restando l’obbligo di individuarne uno principale e gli altri come secondari, fino a un massimo di 6. I codici secondari vanno comunicati attraverso il modello AA9-12.

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