Indennità di mansione: che cos'è e a chi si rivolge
L'indennità di mansione è un'ottima opportunità di integrazione del reddito per il lavoratore impegnato in specifiche mansioni. A chi si rivolge veramente? È vero che il suo valore incide anche sul TFR? A queste e altre domande rispondiamo nell'articolo di oggi.
L'indennità di mansione, detta anche di funzione, è un'indennità erogata in correlazione alla mansione svolta dal lavoratore. Va precisato che in via ordinaria tale indennità è prevista per i quadri e i funzionari ma è altrettanto vero che in base alla contrattazione collettiva, essa può essere riconosciuta anche ad altri lavoratori ai quali erogare la predetta indennità di mansione, in relazione a particolari mansioni fiduciarie o gravose svolte.
L'indennità di mansione è un elemento retributivo che va ad integrare i minimi contrattuali, incidendo su ogni altro istituto contrattuale e legislativo. Ed è sempre la contrattazione collettiva a determinare le modalità di erogazione dell'indennità di mansione.
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L'importo erogato a titolo di indennità concorre alla formazione della base imponibile contributiva su cui vengono calcolati i contributi previdenziali da versare. Sostanzialmente l'indennità di mansione contribuisce alla formazione del reddito, la pari del comune stipendio. Tant'è che l'indennità di funzione concorre anche alla formazione della base imponibile fiscale, su cui calcolare l'IRPEF. Non solo, ma come accennato all'inizio dell'articolo l'indennità rientra anche nella determinazione della retribuzione utile al calcolo del TFR.
Si richiama anche un'importante sentenza della Corte Costituzionale (sentenza 3 - 7 aprile 2006 n°140 - GU n. 15 del 12.4.2006) che è intervenuta sull' indennità di mansione a favore dei lavoratori non vedenti dichiarando la legittimità dell'erogazione di tale indennità di mansione per questi lavoratori in virtù del principio costituzionale di eguaglianza e del diritto ad una retribuzione proporzionata all'attività lavorativa svolta.
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