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Incentivi energia del MISE per le aziende: Conto Termico e Certificati Bianchi

Incentivi energia del MISE per le aziende: Conto Termico e Certificati Bianchi

Lo stato di salute del pianeta sta progressivamente peggiorando, ad un ritmo molto preoccupante. Quale sostegno economico può ricevere la Pubblica Amministrazione e l'Impresa privata per contribuire con dei progetti di risparmio energetico? Parliamo di Conto Termico e Certificati Bianchi.



La scorsa settimana l'attivista svedese Greta Thunberg ha partecipato a New York al summit dell'ONU sui cambiamenti climatici e di fronte ai principali leaders mondiali ha ribadito l'urgenza di politiche in grado di arginare la deriva climatica a cui stiamo andando incontro, una deriva che sta inesorabilmente accelerando e le cui conseguenze potrebbero essere irrimediabili e nefaste per l'intera popolazione mondiale.

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Sostenere l'ambiente con il risparmio energetico: è possibile?

Le campagne di sensibilizzazione sulle buone abitudini dei singoli cittadini si sono moltiplicate ma questo non vuol dire che l'attuazione di un stile di vita sostenibile è una responsabilità esclusiva dei privati, chiamati da più parti a modificare le molteplici abitudini quotidiane. Ancora più importante, o comunque al pari, è la responsabilità dei governi e delle imprese, siano esse micro, PMI o grandi multinazionali, le quali sono chiamate a dare il loro contributo in questa battaglia di civiltà. Ecco perchè, da parte nostra, è importante dare evidenza di tutte le buone politiche messe in atto, o che si realizzeranno nei prossimi anni, il cui scopo è la riduzione delle emissioni inquinanti attraverso un sostegno a favore del risparmio energetico delle imprese. L'articolo di oggi intende soffermarsi su quanto attuato dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, in merito a misure rivolte alle imprese e agli Enti Pubblici. Per completezza va detto che il MISE ha già attuato da tempo delle misure che intercettano le problematiche dei privati, come le detrazioni fiscali per l'efficienza energetica, i cosiddetti Ecobonus, la cui applicazione per le parti immobiliari in comune - i condomini - è stata prorogata al 31 Dicembre del 2021. Per le imprese e la Pubblica Amministrazione, invece, vogliamo illustrare il Conto Termico 2.0 e i meno noti Certificati Bianchi.

Incentivare il fotovoltaico e non solo: Conto Termico 2.0. Che cosè?

Il Conto Termico è un'agevolazione che incentiva l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Quest'ultimo passaggio spiega il motivo per cui, pur rivolgendosi a imprese, Enti Pubblici e privati, questi ultimi siano statisticamente poco inclini a scegliere questa forma di agevolazione per via degli investimenti elevati che, almeno in Italia, richiede il rinnovabile. Gioca un ruolo importante, inoltre, anche la disponibilità di superfici ove installare eventuali pannelli termici o solari, cosa che per un'impresa, ancor di più per una Pubblica Amministrazione, è sicuramente maggiore.

Pubblica Amministrazione ed efficientamento energetico: quali possibilità?

Tra le imprese e gli Enti Pubblici, il Ministero fa sapere che sono gli ultimi a preferire questa forma di agevolazione. Un dato statistico che non stupisce se teniamo conto che il numero e la tipologia di interventi finanziabili grazie al Conto Termico è nettamente superiore per gli Enti rispetto alle imprese. Parliamo di 12 nel primo caso e 5 per le aziende. Inoltre, per quest'ultime sono disponibili anche altre forme di agevolazione, mentre gli Enti Pubblici sostanzialmente sono molto più limitati nelle possibilità. Al di là di tutto, gli interventi a cui possono accedere gli Enti Pubblici sono:

  • Coibentazione;
  • Infissi;
  • Caldaie a condensazione;
  • Sistemi di ombreggiatura e/o schermatura
  • nZEB "Edifici a energia quasi a zero"
  • Sistemi efficienti di illuminazione
  • Building Automation
  • Pompe di calore
  • Caldaie e stufe a biomassa
  • Solare Termico
  • Scalda acqua a pompa di calore
  • Impianti ibridi a pompa di calore

Per le imprese, invece, sono possibili i seguenti interventi

  • Pompe di calore
  • Caldaie e stufe a biomassa
  • Solare termico
  • Scalda acqua a pompa di calore
  • Impianti ibridi a pompa di calore

Stanziamento economico per il Conto Termico?

Lo stanziamento previsto per il Conto Termico ammonta, complessivamente, a 900 milioni di euro annui, di cui 200 milioni sono dedicati alla PA. Lo stanziamento può coprire fino al 65%, e per la trasformazione di edifici già esistenti in edifici a energia quasi zero (nZEB) la copertura può essere estesa anche a lavori di demolizione e adeguamento sismico. La diagnosi energetica per determinare gli interventi da eseguire, può essere coperta al 100% dal Conto Termico, la cui agevolazione può essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici a condizione che non venga superato il 100% del costo degli interventi.

Requisiti e modalità di accesso per la Pubblica Amministrazione?

Tra le Pubbliche amministrazioni sono inclusi anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie e di abitazione e i loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.

L'accesso può essere di due tipi: diretto o per prenotazione. Nel primo caso la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori ed è previsto anche un iter semplificato che riguarda gli interventi e l'installazione di apparecchi di piccola taglia. Nel caso della prenotazione, invece, l'accesso permette di presentare la domanda prima che l'intervento sia stato realizzato. Il sistema di prenotazione prevede un acconto ad apertura lavori e un saldo a conclusione. Le domande si presentano al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici che farà le valutazioni di ammissibilità in base a quanto stabilito nelle disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90. Il sito ufficiale del GSE riporta anche l'elenco di tutti i documenti necessari e i moduli da presentare in fase di compilazione della domanda. Per le guide sul Conto Termico consultare questa sezione, mentre l'elenco dei moduli da presentare è disponibile nella sezione modulistica.

Efficienza energetica per le imprese: i Certificati Bianchi

Ben più complesso il sistema dei Certificati Bianchi. Abbiamo evidenziato come il Conto Termico sia una misura particolarmente adatta alla PA, senza escludere necessariamente le imprese, in virtù di alcune caratteristiche che la rendono più adatta a promuovere l'efficentamento energetico sfruttando la superfice delle proprie strutture per l'installazione di panneli fotovoltaci o solore termico. Se ci spostiamo verso le imprese, invece, ci renderemo conto che l'agevolazione più interessante è quella offerta dai Certificati Bianchi.

Cosa sono e a cosa servono i certificati bianchi?

Entrati in vigore nel 2005, ad oggi rappresentano il principale strumento di promozione dell'efficienza energetica. Inizialmente noti come Titoli di Efficienza Energetica TEE, i Certificati Bianchi sono dei titoli negoziabili che possono essere scambiati e venduti all'interno di un mercato protetto che è gestito dal GME, il Gestore del Mercato Energetico. Si definiscono certificati in quanto certificano il risparmio di energia nell'uso finale attraverso dei progetti o degli interventi di incremento dell'efficienza energetica.

Con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto, l'Italia si è impegnata a raggiungere un risparmio energetico di circa il 7% entro il 2020, Obbiettivo che si potrà raggiungere soltanto attraverso il contributo di tutti gli attori coinvolti, per i quali è stato studiato il sistema dei Certificati Bianchi.

Soggetti Obbligati al risparmio energetico?

Per raggiungere l'obbiettivo del 2020, è stato predisposto un sistema che impone degli obblighi di risparmio energetico per i distributori di energia prima e gas naturale che abbiano almeno 50.000 clienti. Per poter raggiungere questi obbiettivi, i distributori di energia, definiti Soggetti Obbligati, possono percorrere due strade:

  1. Realizzare direttamente progetti di efficientamento energetico;
  2. Acquistando titoli da altri soggetti (Soggetti Volontari) ammessi nel meccanismo dei Certificati Bianchi.

Quanto vale un certificato bianco?

I Soggetti Obbligati sono coloro che più di tutti hanno interesse all'acquisto dei Certificati Bianchi. Ma quanto valgono? Iniziamo con il dire che ogni certificato corrisponde al risparmio di un TEP, ovvero una Tonnellata Equivalente di Petrolio. Ogni certificato, essendo inserito all'interno di un mercato dove può essere scambiato e venduto, ha una sua variabilità in termini di valore. Ad oggi, un Certificato Bianco vale circa 250 euro.

Va ricordato che i Certificati Bianchi non possono essere cumulati con altri incentivi ma si possono cumulare con finanziamenti erogati a livello locale, regionale e comunitario.

Soggetti Volontari: chi sono?

Poc'anzi abbiamo accennato che per raggiungere la propria quota annuale di risparmio energetico, i Soggetti Obbligati possono rivolgersi ai Soggetti Volontari. In questa categoria sono ricompresi tutti coloro che liberamente scelgono di realizzare interventi di riduzione dei consumi negli usi finali di energia, a cui viene riconosciuta la possibilità di partecipare al meccanismo dei certificati bianchi. Quindi tutte le aziende, ma anche PA e privati, possono entrare all'interno del meccanismo, tuttavia tipicamente si configurano come Soggetti Volontari le ESCO, Società di Servizi Energetici, o le EGE società che abbiano nominato un esperto di in gestione dell'energia certificato. Riepilogando, la richiesta di accesso agli incentivi per la realizzazione di progetti di efficienza energetica può essere avanzata da:

  1. ESCO certificata UNI 11352

  2. Società con Esperto in Gestione Energia (EGE) certificato UNI 11339

  3. Società con sistema di gestione certificato ISO 50001

Anche la PA può presentare progetti avvalendosi di ESCO o nominado un esperto interno.

Presentazione dei progetti: come fare?

I progetti ammessi al meccanismo sono progetti non ancora realizzati in grado di realizzare risparmi energetici addizionali ovvero consumi minori rispetto a prima di realizzare il progetto. Se realizzati soltanto per mero adeguamento a vincoli normativi, i progetti non possono essere ammessi. Tutta la documentazione deve essere presenta al GSE il quale avrà 90 giorni di tempo per fornire un riscontro al soggetto proponente. La modalità di partecipazione al sistema dei Certificati Bianchi può essere di due tipi:

  1. A consuntivo: La rendicontazione dei risparmi conseguiti nell'ambito di un progetto a consuntivo avviene su base trimestrale o semestrale.
  2. Standardizzati: il periodo di monitoraggio è su base annuale.

Non ti è bastato? Continua ad approfondire >> Efficienza energetica, l'Italia verso il 2020

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