Il Blog di Know How

Soluzioni per imprese e privati
Blog / Formazione 4.0: spese ammissibili e certificazione dei costi

Formazione 4.0: spese ammissibili e certificazione dei costi

Formazione 4.0: spese ammissibili e certificazione dei costi

Accedere alle agevolazioni economiche per la formazione 4.0 vuol dire doversi fare carico anche degli aspetti burocratici, adempimenti e certificazioni dei costi. Prima di arrivare a questi aspetti, tuttavia, è bene avere piena consapevolezza sulle spese ammissibili.



Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda le spese ammissibili, va precisato che è agevolabile il costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività di formazione 4.0 sia in qualità di studente o discente che in qualità di docente o tutor, limitatamente alle ore e alle giornate investite in formazione.

Per personale dipendente si intendono tutti coloro che stabiliscono con l’azienda un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato e perfino gli apprendisti, purché regolarmente in carico all’azienda.

Per quanto riguarda il costo aziendale su cui si calcola l’agevolazione, questo viene stabilito in base alla retribuzione al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei di TFR, mensilità aggiuntive, ferie e permessi maturati durante le ore di formazione ed eventuali indennità di trasferta per i corsi fuori sede. Sempre in base a quanto emerso dalle richieste di chiarimento, ci tengo a precisare che per il costo del lavoro relativo al personale dipendente, docente o tutor è previsto un tetto pari al 30% della retribuzione annua del dipendente.

Leggi anche >>> LA FORMAZIONE AZIENDALE CON I FONDI INTERPROFESSIONALI

Certificazione dei costi

Le spese ammissibili devono risultare da un’apposita certificazione da allegare al bilancio, facendo attenzione ad un’opportuna distinzione:

per le imprese soggette a revisione legale dei conti, le spese devono essere certificate dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali;

per le imprese non soggette a revisione legale dei conti le spese devono essere certificate da un revisore (o da una società di revisione). Per queste imprese le spese di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta fino a 5000 euro.

Ho più volte sottolineato, agli imprenditori che me l’hanno fatto presente, che il revisore legali dei conti o il professionista responsabile della revisione legale dei conti, nell’assunzione dell’incarico deve osservare i principi di indipendenza, come da Art. 10 del D.Lgs. 39 del 2010.

Infine, va sottolineato che sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.

Altri adempimenti

Dal momento che successivamente alla chiusura del periodo di formazione è possibile che vengano effettuati controlli sull’effettiva attività svolta, le imprese beneficiarie del credito d’imposta, oltre alla certificazione, devono conservare alcuni documenti utili a dimostrare il complesso delle azioni messe in atto. Ad esempio, sarà richiesto definire una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti della formazione svolta. Una relazione che deve essere predisposta dal dipendente che partecipa alle attività in veste di docente o tutor o dal responsabile aziendale delle attività di formazione o dal soggetto formatore esterno.

Poi viene richiesta ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio.

Infine, vanno tenuti dei registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno.

Leggi anche >>> OPPORTUNITÀ PER AZIENDE E LAVORATORI GRAZIE A WELFARE E FORMAZIONE

Hai altro da chiedere?

Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.





L'autore
  • redazione-know-how-2-2021-06-04_11-27-58-foto-profilo-know-how.jpg
    Redazione Know How  Reply

    Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
    Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.

Fai la tua domanda