La situazione economica e lavorativa attuale rende ancora difficile compiere il passo verso l'acquisto della prima casa. Il fondo di garanzia può essere una soluzione valida per compiere questo passo, a patto di soddisfare tutti i requisiti per poter accedere a tutti gli aiuti fiscali.
Quando si acquista una casa per la prima volta può essere molto complicato capire come muoversi, soprattutto riguardo al mutuo che può rappresentare un vero problema anche in termini economici. Tuttavia, il nostro ordinamento prevede un fondo di garanzia per chiunque si trovi in questa situazione e che può rivelarsi molto utile. Si tratta di un'agevolazione che esiste già da qualche anno e consiste in una serie di aiuti fiscali che sono richiesti da sempre più persone. Entriamo nel dettaglio degli argomenti.
Il fondo è stato introdotto dalla Legge di bilancio del 2014 con la legge n.147 del 2013, la sua gestione è affidata alla Consap S.p.A mentre la portata finanziaria dipende invece dagli stanziamenti del Governo.
Con il decreto crescita dello scorso aprile (nd.r. Aprile 2019), dopo varie polemiche su eventuali blocchi del finanziamento, è stato rifinanziato per ulteriori 100 milioni di euro. L'agevolazione va a sostituire quello che era il fondo giovani coppie e ne allarga sensibilmente la platea di beneficiari. Il fondo riguarda la concessione di garanzie per l'acquisto della prima casa ma anche per gli interventi per la ristrutturazione o per qualsiasi operazione di miglioramento dell'efficienza energetica.
Il fondo si rivolge sostanzialmente a tutti coloro che stanno cercando di accendere un mutuo per una prima casa ma è pur vero che vi sono delle categorie che hanno precedenza, o meglio priorità, su tutte le altre domande. In particolare, la priorità è riconosciuta alle giovane coppie, ovvero dove almeno uno dei due non superi i 35 anni. Priorità l'hanno anche chi fa parte di un nucleo familiare monogenitoriale con figli minorenni, oppure se sei affittuario di alloggi di proprietà dell'Istituto autonomo per le casi popolari o, infine, se sei un giovane con un'età inferiore ai 35 anni con lavoro atipico.
Il tasso applicato e le condizioni sono negoziate direttamente con i soggetti finanziatori. Per alcune categorie di mutuatari invece è previsto anche che il TEG (Tasso Effettivo Globale) non superi il TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio). Quest'ultimo è possibile consultarlo sul sito del Ministero di Economia e Finanze.
A disposizione del fondo sono stati messi circa 650 milioni di euro e secondo alcune stime garantisce mutui per circa 20 miliardi di euro. Il fondo copre il 50% della quota capitale da rimborsare con il mutuo e il limite dell'importo del mutuo è pari a 250 mila euro
Per ottenere il fondo devi presentare la domanda di accesso alla banca o all'intermediario finanziario allegando tutta una serie di documenti. La modulistica in particolare prevede l'indicazione di una delle categorie già citate ovvero l'acquisto, l'efficientamento energetico, l'acquisto con ristrutturazione o l'acquisto con accollo da frazionamento. Inoltre nel modulo è necessario inserire l'attestazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, la carta d'identità e ulteriore documentazione richiesta.
L'intermediario procederà poi ad inviare la domanda per via telematica alla Consap. Da quel momento ed entro 20 giorni la Consap comunicherà l'esito dell'istruttoria alla banca. Nel caso in cui non ci saranno risposte disponibili, il gestore dovrà comunicare al finanziatore l'esito entro i cinque giorni successivi.
La priorità delle domande viene effettuata in base alla progressione del numero di protocollo. Una volta ottenuto il fondo, entro trenta giorni lavorativi potrai ottenere l'erogazione del mutuo e quindi l'inizio della garanzia.
Infine, i finanziatori non ti chiederanno garanzie aggiuntive non assicurative mentre per quelle assicurative varranno i limiti previsti dalla legge.
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Inutile dire che l'accesso al fondo di garanzia prevede la soddisfazione di alcuni requisiti, Vediamoli tutti quanti:
Quest'ultimo, infine, dovrà poi essere ergoato da una banca o da qualsiasi intermediario finanziari che ha aderito al Protocollo di intesa tra il MEF e ABI dell'8 ottobre 2014. L'elenco è reperibile sul sito dell'ABI ed è in continuo aggiornamento. Nel caso di una nuova adesione dovrai attendere 30 giorni per poter presentare la richiesta e tutta la modulistica necessaria alla banca.
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