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Fare impresa: il controllo di gestione

Fare impresa: il controllo di gestione

Sai calcolare il rating della tua azienda? Hai il controllo del magazzino? Che fa la tua concorrenza? Per rispondere con cognizione di causa a queste domande è necessario dotarsi di un corretto controllo di gestione: se ancora non ce l'hai, ti conviene adottarlo subito. Ecco spiegato il perchè.



L'intuito e l'istinto dell'imprenditore non sono più caratteristiche sufficienti per garantire il successo di un'impresa: l'evoluzione dei mercati e l'aumento di competitività rende necessario avere organizzazione ed efficienza ed essere in grado di prendere decisioni tempestive e consapevoli. 
Per garantire la propria sopravvivenza, non basta più dare un occhio all'analisi di bilancio e tenere sotto controllo i conti della contabilità generale: ci vuole un approccio decisamente più manageriale, che solo professionisti esperti nel controllo di gestione possono garantire.

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Il controllo di gestione, di che si tratta?

Perché è così difficile sopravvivere in un contesto come quello attuale? Perché la stragrande maggioranza delle attività imprenditoriali fallisce? Perché evidentemente non è mai stato fatto un corretto controllo di gestione.
Ovviamente non esiste una ricetta precisa: ogni azienda è diversa dall'altra e tutte le strategie che devono essere messe in pratica possono essere radicalmente diverse da realtà a realtà. Inoltre, non è detto che quello che va bene oggi sia valido per sempre: la rotta deve essere costantemente aggiustata e modificata a seconda delle esigenze.
Per prendere le decisioni giuste e adottare le corrette strategie, il controllo di gestione deve tener conto delle complessità interne di un'azienda e del contesto esterno in cui essa agisce: solo avendo il pieno controllo di queste due grandi variabili, sarà possibile confrontarsi con il mercato e con la concorrenza.

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Il controllo di gestione, in cosa consiste?

Come detto prima, per competere nel mercato 2.0 non basta più "portare i conti": spesso le aziende raccolgono e tracciano una mole impressionante di dati, ma non sanno ricavarne le informazioni utili per elaborare le giuste strategie.
Il controllo di gestione consiste in una serie di monitoraggi che, per semplificare, possono essere:

  • calcolare esattamente i propri costi di produzione: quanto costano le materie prime? Quanto incide la forza lavoro? Solo conoscendo perfettamente queste variabili è possibile intervenire per apportare eventuali cambi di direzione;
  • determinare correttamente il punto di pareggio, il cosiddetto "break even point": è uno strumento estremamente importante poichè consente di stabilire le vendite che serviranno a raggiungere una situazione di pareggio fra i costi ed i ricavi;
  • avere un sistema informativo che permetta di calcolare l'incidenza esatta dei costi sul prezzo finale: avere queste informazioni consente di adottare le strategie giuste per stabilire il prezzo di vendita dei propri prodotti.

I benefici di un corretto controllo di gestione sono molteplici: evitare di lavorare in perdita senza saperlo, conoscere le priorità e pianificare il futuro, conoscere i numeri della concorrenza, gestire i rapporti con le banche. 
Se hai un'impresa, piccola o grande che sia, e non hai nessuno che si occupi del controllo di gestione, il consiglio è quello di organizzarti immediatamente in tal senso: prendere le decisioni aziendali più corrette può evitare brutte sorprese.

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L'autore
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    Commercialista  Reply

    Vincenzo Magno, Commercialista di Roma, si occupa di controllo di gestione e fornisce il suo supporto agli imprenditori nelle scelte aziendali e nella creazione di sistemi informativi utili alla consulenza direzionale e alla creazione di valore. È anche Revisore Legale dei conti: per le aziende che cercano soluzioni strategiche e programmazione a lungo termine, Vincenzo è il Knower giusto dal punto di vista gestionale ed operativo.

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