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Come aprire un pet shop: adempimenti e requisiti

Come aprire un pet shop: adempimenti e requisiti

Il negozio di animali domestici è quell’esercizio commerciale dove è possibile acquistare esemplari di animali d’affezione e tutto l’occorrente per la loro alimentazione e la loro salute; è possibile inoltre, dotare i locali di un’apposita area per il lavaggio e la toelettatura.



Ci sono alcuni negozi che non prevedono la vendita di esemplari vivi ma solamente la commercializzazione di cibi e oggettistica.

A seconda quindi del servizio che si vorrà avere, cambiano gli adempimenti burocratici e anche gli aspetti economici per poter avviare il negozio. Il primo passo da fare è sicuramente quello di procurarsi un locale in cui saranno predisposte le scaffalature e gli stalli che ospiteranno gli animali e che saranno poi oggetto di analisi da parte del servizio veterinario dell’ASL.

All’interno del negozio, come già accennato, è anche possibile avere un servizio di toelettatura, in cui sarà possibile prendersi cura degli animali attraverso il loro lavaggio, asciugatura e tosatura: questo tipo di servizio presuppone personale qualificato, che sappia rapportarsi con i vari caratteri degli animali (si parla quasi esclusivamente di cani in questo caso) e che abbia seguito dei corsi specializzati in questo tipo di lavoro.

Tra gli adempimenti necessari per l’apertura di un pet shop vi è innanzitutto la costituzione della società e la relativa scelta della forma giuridica. Ricorda: qualora optassi per una ditta individuale, questo è il solo caso in cui non avrai necessità di avvalerti del notaio.

Una volta scelta la forma giuridica puoi procedere con gli altri adempimenti, che perlopiù sono in comune con l’apertura di altre attività imprenditoriali. Tra questi adempimenti abbiamo:

  • Apertura partita iva;
  • Iscrizione INPS commercianti, salvo i casi di non iscrivibilità;
  • Iscrizione in Camera di Commercio;
  • Comunicazione al SUAP con SCIA (Segnalazione Certificata di avvio Attività);
  • Autorizzazione sanitaria rilasciata dal Servizio veterinario dell'ASL competent.

Quest’ultimo aspetto, l’autorizzazione sanitaria, è obbligatoria solo nei casi di vendita anche di animali vivi, quindi non necessaria in caso di commercio al dettaglio di soli mangimi per animali.

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Non meno importante è ricordare il codice Ateco di riferimento che nel caso di un negozio di animali è il 47.76.2 ovvero Commercio al dettaglio di animali domestici, inclusi articoli e alimenti.

Prima di procedere bisogna dotarsi di PEC e Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con funzioni di firma digitale. Questi adempimenti possono essere effettuati autonomamente, oppure affidandosi ad un esperto, a cui conferire una procura scritta, che provvederà ad espletare l’iter burocratico.

Oltre gli adempimenti, tuttavia, è bene sapere che è necessario il possesso di alcuni requisiti. Anche questi sono perlopiù in comune con altre attività, non necessariamente simili. Tra i requisti vi sono i seguenti:

  1. Requisiti morali previsti dall’art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011 n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, nonché dalle disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136.
  2. Requisiti morali previsti dall’art. 11 del R.D. n. 773/1931 “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Qualora volessi approfondire l’argomento, i riferimenti normativi di cui prendere nota sono i seguenti:

  1. D.Lgs. 31/03/1998, n. 114; D.Lgs. 26/03/2010, n. 59, art. 71; Ministero dello Sviluppo Economico Circolare n. 3635/C del 06/05/2010; L. 07/08/1990, n. 241, art. 19; Ministero dello Sviluppo Economico - Parere del 18/08/2011, Prot. 0155938; circolare n. 3656/c del 12/09/2012 (prot. n. 0189658) di commento del D. Lgs. 59/2010, pag. 8, par. 2.5.
  2. CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO - Accordo 06/02/2003 (G.U. n. 51 del 03/03/2003); D.P.R. 08/02/1954, n. 320, art. 24; L. 14/08/1991, n. 281; D.P.C.M. 28/02/2003.

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