L'Assistenza Qualificata alle Imprese è un servizio della Camera di Commercio a disposizione degli aspiranti imprenditori che hanno in mente di costituire una startup innovativa. Con il Dott. De Iuliis della Camera di Commercio di Chieti e Pescara abbiamo analizzato tutte le sue funzioni.
Abbiamo affrontato il tema delle Startup Innovative più volte all’interno del nostro blog, parlando di requisiti, possibilità di reperire fondi e modalità di fondazione. Oggi abbiamo deciso di interrogare direttamente la Camera di Commercio di Chieti e Pescara nella persona del Dott. Renato De Iuliis Responsabile dell’Ufficio AQI, Assistenza Qualificata alle Imprese, che si occupa di dare supporto a 360 gradi anche alle Startup Innovative. L’ufficio è attivo da 2017 ed offre un servizio molto utile ed importante per i futuri imprenditori, per questo riteniamo necessario parlarne per diffondere il più possibile questo utilissimo servizio.
Dott. De Iuliis, grazie della sua disponibilità. Partiamo con una domanda introduttiva: che cos’è l’AQI e quali sono i vantaggi per una startup?
AQI è l’acronimo di Assistenza Qualificata alle Imprese, un servizio istituito dal 2017 e che ha assorbito le funzioni del servizio di assistenza specialistica delle Camere con lo scopo di accompagnare l’imprenditore in tutte le tappe del processo di costituzione di una startup innovativa. I vantaggi sono molteplici ma è bene evidenziarne almeno due: la garanzia di essere seguiti lungo tutto il processo di costituzione nel pieno rispetto degli standard legali e formali, poi c’è la gratuità del servizio al netto delle imposte di registrazione fiscale dell’atto e dell’imposta di bollo, comunque dovuti qualora si scegliessero altre opzioni di costituzione societaria, con un risparmio considerevole per l’imprenditore.
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Ecco, a proposito di quest’ultimo punto, quali sono gli altri canali che un aspirante imprenditore può scegliere per costituire una startup innovativa?
Le modalità di costituzione di una startup innovativa, come da Codice dell’Amministrazione Digitale, sono 3:
Se la scelta cade sull’art. 24 e 25 va precisato che la costituzione avviene sulla base del modello tipizzato. Ma vi è una sostanziale differenza: Il modello tipizzato, lo dice la parola stessa, è un modello standard che gli imprenditori sono chiamati a redigere. Se questo non è sufficiente a coprire tutte le esigenze della nascente impresa è necessario affidarsi ad un notaio.
Quali sono i tempi di costituzione usufruendo del servizio AQI?
Non è facile stabilire i tempi, in quanto non dipendono direttamente da una nostra competenza. Il servizio erogato dalla Camera di Commercio prevede l’acquisizione di tutti i documenti utili a formalizzare la costituzione, e qui faccio un esempio su tutti: l’estratto di nascita. In questo caso ci preoccupiamo di fare richiesta ai Comuni i quali hanno i loro tempi di risposta non sempre brevissimi.
In generale cosa prevede l’iter per chi decide di affidarsi all’art. 25, quindi appoggiandosi al servizio AQI?
Il primo step è a carico dei futuri imprenditori. Questi devono collegarsi alla piattaforma online, scegliere tramite il modello tipizzato la forma di amministrazione, stilare l’atto costitutivo con tutte le clausole, redigere lo statuto con l’oggetto sociale. A questo punto ci perviene una mail in automatico con cui ci si chiede l’assistenza AQI, quindi inizia la procedura a carico della Camera di Commercio che in prima battuta esegue la verifica dei requisiti prima di procedere con l’acquisizione dei documenti per tutti i soci: estratto di nascita, certificato di matrimonio, estratto patrimoniale. Poi c’è da chiedere l’antimafia alla prefettura, controllare la banca dati per l’antiriciclaggio ed il casellario giudiziario. Se come requisito è stato individuato il deposito di brevetti vanno controllati anche questi e la loro attinenza con l’attività innovativa dichiarata. Vanno preferibilmente acquisiti anche ulteriori documenti a carico degli imprenditori, come il business plan, una presentation deck da inviare al MISE, a cui chiediamo anche una valutazione preventiva non vincolante, un’opportunità questa che l’imprenditore può avere grazie al servizio della Camera di Commercio. Quindi si arriverà alla firma digitale dell’atto di fronte a tutti i soci, le cui identità personali saranno da me attestate, in qualità di delegato del Conservatore del Registro delle Imprese, attraverso un ‘atto di autentica in calce all’atto firmato, assolutamente analogo a quella apposta da parte di un vero e proprio notaio. A questo punto la procedura viene seguita interamente dalla Camera di Commercio che provvederà anche alla registrazione dell'atto all’Agenzia delle Entrate, alla richiesta della partita iva prima di spedire il tutto al Registro delle Imprese per l’istruttoria finale.
Insomma, la procedura è articolata e questo conferma l’importanza di un servizio come quello AQI dove potersi affidare a personale competente per il disbrigo di tutta la parte burocratica. Immaginiamo che in ogni caso siano i tanti i problemi che si presentano ogni qual volta si debba avviare una nuova pratica, quali sono i più comuni?
Si, sono tanti. Innanzitutto, non c’è piena consapevolezza dei tempi, invece è un aspetto molto importante. Spesso le startup vengono costituite per partecipare ad un bando, per prendere dei finanziamenti così come previsto dalla legge, e molte persone vengono che hanno i tempi strettissimi, quindi vengono qui all’ultimo minuto e dicono di dover fare la startup perché ho il bando in scadenza, ma gli enti coinvolti, come accennavo, sono tanti, quindi la tempistica è difficile da definire con precisione. Poi questa incide sulla qualità del lavoro che si va a fare. Le cose vanno fatte per bene e questo richiede tempo. Non si fanno le startup solo per prendere i finanziamenti. Se vuoi fare una startup vuol dire che hai un’idea progettuale forte che vuoi portare avanti. Se invece lo vuoi fare solo per il contribuito non funziona. Poi non dimentichiamo che il Ministero non darà il contributo solo perché si è costituita una startup, ma valuterà anche l’idea, il progetto deve essere veritiero e plausibile. Altri non sanno che tutti i soci devono presentarsi per la costituzione. È vero che la Camera di Commercio si occupa di tutto ma ad un certo punto serviranno le firme digitali di tutti i soci, quindi è necessario che facciano richiesta.
Probabilmente una consulenza preventiva potrebbe facilitare non solo il lavoro della Camera di Commercio con il suo servizio AQI, rendendolo anche più snello, ma anche dare più consapevolezza a chi si appresta a fare il salto nel mondo dell’imprenditoria, diciamo che ascoltare il parere di un consulente potrebbe essere un buon inizio, non trova?
Si, avere le idee chiare da ogni punto di vista. Potrei fare decine di esempi. Come la vuoi l’amministrazione? Che ci sia un amministratore unico un consiglio di amministrazione? Cosa è previsto in caso di recesso del socio? Nel modello tipizzato basta cliccare, su questo non c’è dubbio, ma devi fare delle scelte ponderate, non a caso. L’amministrazione la vuoi disgiuntiva o congiuntiva? Perché ad esempio se si costituisce una SRL con due soci in cui ognuno detiene il 50% del capitale sociale già si parte male. E che succede se nasce una controversia tra i due soci? Ma anche sul brevetto, non è che basta un brevetto qualsiasi, il trovato deve essere strettamente attinente all’attività innovativa ad alto contenuto tecnologico. Non è raro che il MISE ci risponda che pur essendoci il brevetto non si intravede l’elevato contenuto tecnologico. Spesso allora viene chiesto ad integrazione una presentation deck dalla quale si evidenzi tale elevato contenuto tecnologico, Una presentazione di quello che vuoi fare, con cui metti in mostra in 15 slide qual è l’innovazione, il contenuto tecnologico che vuoi introdurre. Verrà messa agli atti e valutata. Si tratta di un documento che il MISE ci richiede spesso e che può fare la differenza sul parere finale da parte del Ministero. Anche sull’oggetto sociale si tende a fare confusione perché si confonde spesso con l’attività. Nell’oggetto sociale normalmente si indica tutto quello che potenzialmente la società può fare, cercando di farlo possibilmente ampio perché se non lo indichi in questa fase non lo potrai fare successivamente (almeno che non modifichi l’oggetto sociale ma questa volta giocoforza davanti ad un notaio). Lo devi studiare, non basta prendere spunto da altri. È importante che ci sia la frase “produzione, sviluppo e commercializzazione di servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico”. Nell’attività, invece, devi mettere quello che effettivamente fai inserendo anche il codice Ateco. È chiaro che noi come Camera di Commercio cerchiamo di dare supporto a 360 gradi, ma entro certi limiti. È bene puntualizzare che il servizio AQI può risultare utile quando esistono certe condizioni: ho accennato in precedenza che per usufruire del canale previsto dall’art. 24 e/o 25 bisogna rigorosamente rimanere nel solco del modello tipizzato. Ma se questo non risponde a tutte le esigenze dell’imprenditore dovrò uscire per forza di cose dall’alveo del modello tipizzato, a quel punto dovrò necessariamente passare attraverso un atto notarile.
Benissimo Dott. De Iuliis, la ringraziamo del tempo che ci ha dedicato, e ringraziamo tutta la Camera di Commercio di Chieti e Pescara per averci dato l’opportunità di fare chiarezza su un argomento che per noi di Know How è particolarmente importante.
Grazie a voi.
Riassumendo il senso ed il contenuto di questo confronto, possiamo evidenziare un'importante considerazione: ogni aspirante imprenditore, che voglia costituire una startup innovativa, può trovare sul proprio territorio un significativo supporto da parte della Camera di Commercio, che grazie al servizio di Assistenza Qualificata alle Imprese, è in grado di farsi carico di tutta la procedura di costituzione della nuova società, qualora il modello tipizzato fosse completamente sufficiente a soddisfare le esigenze dell’impresa, e senza nessun tipo di aggravio economico rispetto alla procedura telematica prevista dalla art. 24 di cui si parla nell’intervista.
Vogliamo fare un'altra considerazione, di carattere più generale e che ci riguarda da vicino come Know How. Dal confronto è emerso che gli aspiranti imprenditori, vuoi per la giovane età vuoi per una mancanza di un percorso di orientamento di cui dovrebbe farsi carico il Ministero, arrivano al momento della costituzione di una startup molto impreparati su questioni basilari che possono incidere in maniera significativa sulla storia dell’attività. Sapere come gestire la parte economica, come richiedere un finanziamento, come si redige un business plan e perché è importante per l’attività, che tipo di assunzioni fare, cosa comporta un oggetto sociale scritto male sono tutte questioni di estrema importanza che possono pesare sul futuro operato dell’impresa appena costituita. Per ovviare a queste problematiche l’unico rimedio è chiedere supporto ad esperti competenti sulle proprie materie, pensiamo ai commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, consulenti finanziari e tutte quelle figure che possono avere qualcosa da dire quando si affronta il tema del fare impresa. E questo è il motivo per cui nasce Know How, per dare supporto a privati cittadini ed imprenditori in cerca di orientamento su materie di tipo fiscale, legale, economico o lavorativo.
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