Il numero degli studenti italiani iscritti nelle facoltà del Regno Unito ha raggiunto numeri importanti, ecco perché è importante fare chiarezza su cosa cambierà per loro a partire dal 31 Ottobre 2019, data di scadenza della proroga riconosciuta dall'Unione Europea per la Brexit.
Il numero di iscritti di studenti europei nelle Università del Regno Unito è di oltre 130mila unità. Di questi, quasi il 12% sono studenti italiani. Per tutti loro, il 31 Ottobre 2019, potrebbe essere una data molto importante perché stando alle ultime dichiarazioni di Boris Johnson, il favorito per la carica di premier britannico dopo l'uscita di Teresa May, quello potrebbe essere il giorno in cui si potrebbe completare la Brexit, il processo che dovrebbe portare la Gran Bretagna fuori dall'Unione Europea.
È noto che una volta terminato il processo della Brexit, l'uscita del Regno Unito avrà degli effetti su tutti i normali rapporti tra questa e le altre nazioni europee. A risentirne maggiormente saranno coloro che intrattengono rapporti di lavoro e di tipo commerciale, i turisti e perfino gli studenti. Ma facciamo chiarezza su quest'ultimo caso perché la situazione è più complessa del previsto visto che si distinguono due tipologie di trattamento a seconda della data di iscrizione dello studente.
Questo è il caso più semplice perché a prescindere da ciò che accadrà il 31 Ottobre, non ci sarà alcun tipo di cambiamento sulla condizione di tutti gli studenti che risultano iscritti antecedentemente alla data dell'eventuale uscita.
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L'effetto di un'eventuale Brexit sarà minimo anche su coloro che dovessero iscriversi agli anni accademici 2019-2020 e 2020-2021. Per loro infatti valgono gli stessi diritti e le stesse condizioni di coloro iscritti precedentemente al 31/10, questo per quanto riguarda le tasse e l'accesso alle borse di studio. Del resto abbiamo già affrontato le tante possibilità che gli studenti europei hanno in aggiunta al programma Erasmus, quindi si tratta di una rassicurazione non poco importante.
Se gli effetti sull'accesso alle facoltà inglesi risultano abbastanza chiari, leggermente più articolata si presenta la situazione per quanto riguarda la residenza e più in generale la permanenza nel Regno Unito. In caso di mancato accordo tra UK e UE sui termini di uscita, gli studenti italiani iscritti agli atenei inglesi dovranno richiedere un permesso temporaneo di permanenza della durata di 36 mesi e se questi non dovessero bastare per coprire l'intera durata del corso di studi, il Governo britannico dovrà successivamente definire i termini per ottenere un visto di permanenza di maggiore durata. Se invece il 31 Ottobre si dovesse trovare un accordo sui termini di uscita, allora gli studenti che intendessero restare oltre il 31 Dicembre 2020 dovrà richiedere gratuitamente un permesso di residenza che non solo darà diritto a restare nel Regno Unito ma potrà contribuire a richiedere la cittadinanza britannica trascorsi 5 anni dall'arrivo.
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