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Bollette a 28 giorni: sanzionati i gestori di telefonia e pay tv

Bollette a 28 giorni: sanzionati i gestori di telefonia e pay tv

Le compagnie obbligate a ripristinare la cadenza mensile delle fatture grazie alla delibera AGCOM. I gestori telefonici e delle tv a pagamento hanno 120 giorni di tempo per adeguarsi ed evitare sanzioni e richieste di indennizzo da parte dei consumatori.



La fatturazione a 28 giorni, anziché mensile, era diventata una prassi comune per i gestori di telefonia fissa e mobile e per quelli della TV satellitare a pagamento; una spesa in più a carico dei consumatori che, di fatto, si sono visti costretti a pagare in un anno 13 fatture anziché 12.
La questione ha immediatamente scatenato polemiche e lamentele ed è approdata anche in Parlamento.

Cosa dice la delibera AGCOM?

Finalmente, nel mese di dicembre, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con delibera N. 498/17/CONS, ha stabilito di:

  • sanzionare i gestori per la mancata osservanza della delibera AGCOM in materia di fatturazione ordinaria a 30 giorni;
  • ripristinare la fatturazione a 30 giorni e abbandonare definitivamente le bollette a 28 giorni;
  • pubblicare delle linee guida, ad uso degli operatori, per la corretta applicazione dell'obbligo della fatturazione mensile, in modo da rispettare il mese solare;
  • prevedere la possibilità di rimborso per i consumatori, tramite lo storno degli importi indebitamente percepiti nella prima fattura emessa con cadenza mensile.

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Rimborso, come richiederlo?

Le compagnie hanno 120 giorni di tempo dalla data della delibera AGCOM, quindi fino al 4 aprile 2018, per adeguare la fatturazione con cadenza mensile. Qualora non dovessero farlo, saranno costrette a pagare la multa inflitta dall'AGCOM oltre a rimborsare i consumatori con un indennizzo forfettario di 50 euro, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza. Il rimborso va calcolato a partire dalle fatture emesse dal 23 giugno 2017 in poi.

Per coloro che non intendono aspettare l'adeguamento delle compagnie, è possibile ottenere il rimborso di quanto pagato in più, tramite due soluzioni:

  • rivolgendosi ai Co.re.com, i Comitati regionali per le comunicazioni, che sono organi funzionali all’AGCOM;
  • inviando direttamente un reclamo alla propria compagnia telefonica con richiesta di rimborso di quanto versato in eccedenza.

In quest'ultimo caso sarà necessario corredare la richiesta indicando:

  • l'oggetto del reclamo (reclamo utenza n°, intestata a, per fatturazione a 28 giorni illegittima come da Delibera A.G.COM. 121/17/CONS);
  • i dati anagrafici;
  • con la richiesta di rettifica delle fatture già emesse e pagate, del rimborso (anche su fatture di prossima emissione) dell'8,5% per ciascuna mensilità e della rettifica delle fatture di prossima emissione;
  • le fatture oggetto della contestazione.

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