Le compagnie obbligate a ripristinare la cadenza mensile delle fatture grazie alla delibera AGCOM. I gestori telefonici e delle tv a pagamento hanno 120 giorni di tempo per adeguarsi ed evitare sanzioni e richieste di indennizzo da parte dei consumatori.
La fatturazione a 28 giorni, anziché mensile, era diventata una prassi comune per i gestori di telefonia fissa e mobile e per quelli della TV satellitare a pagamento; una spesa in più a carico dei consumatori che, di fatto, si sono visti costretti a pagare in un anno 13 fatture anziché 12.
La questione ha immediatamente scatenato polemiche e lamentele ed è approdata anche in Parlamento.
Finalmente, nel mese di dicembre, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con delibera N. 498/17/CONS, ha stabilito di:
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Le compagnie hanno 120 giorni di tempo dalla data della delibera AGCOM, quindi fino al 4 aprile 2018, per adeguare la fatturazione con cadenza mensile. Qualora non dovessero farlo, saranno costrette a pagare la multa inflitta dall'AGCOM oltre a rimborsare i consumatori con un indennizzo forfettario di 50 euro, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza. Il rimborso va calcolato a partire dalle fatture emesse dal 23 giugno 2017 in poi.
Per coloro che non intendono aspettare l'adeguamento delle compagnie, è possibile ottenere il rimborso di quanto pagato in più, tramite due soluzioni:
In quest'ultimo caso sarà necessario corredare la richiesta indicando:
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