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6 domande sul sovraindebitamento

6 domande sul sovraindebitamento

Le legge sul sovraindebitamento dei soggetti non fallibili, è piuttosto recente visto che è stata istituita nel 2012. In questo articolo rispondiamo ad alcune domande che ci sono giunte in Redazione.



Che vuol dire crisi da sovraindebitamento?

È la situazione in cui si possono venire a trovare tutte le persone che hanno accumulato una quantità di debiti superiore alla loro capacità di poterli restituire. In altri termini si tratta di un eccesso di indebitamento verso altri privati, banche o perfino lo Stato.

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Perché si parla anche di fallimento civile o insolvenza civile?

Perché si enfatizza il fatto che il concetto di sovraindebitamento riguarda soltanto i soggetti non fallibili, siano essi privati cittadini oppure imprenditori non soggetti alle normali procedure concorsuali.

È vero che può aiutare a contrastare l’usura?

Sì, e per certi aspetti la legge sul sovraindebitamento è stata istituita anche come strumento di contrasto all’usura, a cui si appoggiano spesso coloro che vivono un’esperienza di eccessivo indebitamento. Così il legislatore ha pensato di istituire un’alternativa utile alla ristrutturazione del debito, come già era possibile con i piani di risanamento.

Quali sono le sanzioni per il debitore che dichiara il falso?

Se il debitore si macchina di false affermazioni o di truffa, può andare incontro alla reclusione da 6 mesi a 2 anni e una multa da 1000 a 50.000 euro.

Quali informazioni deve fornire il debitore?

Per evitare di incorrere in sanzioni per mancata trasparenza, il debitore deve fornire l’elenco di tutti i creditori con i relativi debiti verso ciascuno. Inoltre deve depositare anche le dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni.

Posso richiedere il gratuito patrocinio nel sovraindebitamento?

La questione è piuttosto controversa ma il linea generale possiamo dire che sì, è ammissibile la richiesta del gratuito patrocinio all’intero di procedure di sovraindebitamento. Abbiamo sottolineato che si tratta di un aspetto controverso in quanto non è raro che vi siano tribunali che ritengono incompatibile la richiesta di gratuito patrocinio da parte di soggetti privati ammessi alla procedura. Oppure, come nel caso del Tribunale di Consenza, vi è chi ritiene che l’amissione sia da valutare in base alla possibilità di realizzare l’esdebitazione del richiedente.

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