Fondo Venture Capital: favorire le nuove imprese
Comparso per la prima volta nel 2019, rifinanziato di ben 3 milioni di euro nel 2021, il Fondo di sostegno al venture capital per proposte di investimenti in capitale di rischio nell'ambito di progetti imprenditoriali tutti al femminile è stato riproposto anche per il 2022.
L'idea di questa forma di sostegno consiste nel ritorno del capitale di rischio investito nel lungo periodo, solo ed esclusivamente per progetti sviluppati sul territorio nazione, dove le società che detengono il capitale sono gestite per la gran parte da donne.
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Questo, però, non è l'unico incentivo a favore di progetti di imprenditoria femminile, in quanto sulla Gazzetta Ufficiale è stato fatto riferimento anche all'inserimento di un nuovo Fondo per sostenere l'imprenditoria rosa, nonché al consolidamento di misure precedenti per finanziamenti a tasso zero.
Ma il Fondo di sostegno al venture capital, stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico, si è affidato ad un decreto interministeriale che aveva il compito di stabilire i criteri con cui scegliere i progetti da finanziare, nonché i modi attraverso i quali attivare il vero e proprio finanziamento. In sostanza, il decreto intende offrire tutti gli strumenti utili per operare investimenti in capitali di rischio, nei confronti di progetti e piani di interventi finanziario-imprenditoriale ad alto tasso tecnologico e, ovviamente, sviluppati e proposti da una società per lo più al femminile. Tali progetti, inoltre, è indispensabile che siano realizzati sono all'interno dei confini della nostra penisola, altrimenti il finanziamento non potrà essere concesso.
Per di più, con la variazione del decreto del 2021, si stabilisce che il MISE potrà usufruire di ulteriori quote e risorse, oltre a quelle già stanziate precedentemente, per sostenere tali progetti altamente innovativi nell'ambito del venture capital.
Gli unici vincoli a cui le società richiedenti il bonus devono rispondere sono: non essere quotate in mercati regolamentati; non essere né in fase di sperimentazione, né di avvio o di sviluppo.
Le imprese devono così inviare la loro lettera alla SGR e al MISE, dove il MISE stesso, dopo 15 giorni circa, invierà alla SGR l'approvazione della lettera che, infine, provvederà alla sottoscrizione del finanziamento.
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