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Concorso pubblico: meglio in presenza o telematico?

Concorso pubblico: meglio in presenza o telematico?

I concorsi pubblici seguono un iter ben preciso. Oggi grazie alla pandemia si sono rese possibili altre modalità, di tipo telematico, che consentono un notevole risparmio economico. Ma quali sono gli effetti legali di queste scelte?



Non abbiamo risposte in merito, almeno per ora, ma ci soffermeremo soltanto su alcuni aspetti per stimolare una riflessione da approfondire nei prossimi articoli. Ottenere un posto di lavoro in un Ente pubblico è ciò che in molti auspicano, perché consente di garantire a se stessi e alla propria famiglia una certa stabilità economica. Questo è il motivo principale che risponde a due domande: perché i concorsi pubblici sono sempre molto affollati e perché esistono delle direttive molto precise sul loro svolgimento. Nell’articolo di oggi ci soffermeremo sugli aspetti principali a cui fare attenzione quando si decide di partecipare a un concorso pubblico, ricordando che molte cose sono cambiate nel corso degli ultimi due anni, in virtù della pandemia che ancora continua a pesare su tutte le dinamiche sociali.

In effetti, i concorsi pubblici da sempre richiedono, come disposizione di legge, che siano organizzati in presenza in una o più sessioni, e che le prove si debbano svolgere sotto l’occhio vigile di personale specifico chiamato a svolgere un ruolo di controllo. Si tratta di aspetti che sono totalmente in disaccordo con le nuove direttive imposte dallo stato di emergenza, che si muovono in una direzione contraria, incentivando gli interventi smart, che sia per lavoro o per studi. Da questo punto di vista è molto importante prendere in considerazione servizi che consentono di realizzare e partecipare a un concorso pubblico in modalità telematica, preservando sia la validità del concorso che la salute dei partecipanti. La piattaforma tecnologica realizzata da Ales Informatica, ad esempio, consente non solo di rispettare i requisiti di un concorso pubblico e delle disposizioni anti-Covid, in linea con i decreti di Governo, ma anche di risparmiare importanti risorse economiche che solitamente servono per coprire le spese logistiche e di gestione.

Se guardiamo a come funziona un concorso pubblico tradizionale, in effetti, ci renderemo subito conto come queste voci occupano un posto importante nel bilancio complessivo. La prima cosa da considerare con un concorso il presenza è il numero dei partecipanti, visto che da questo dipendono una serie di scelte. Solitamente, almeno nelle prime fasi, il numero è sempre molto alto (parliamo anche di diverse miglia di persone) e questo comporta l’affitto di locali che possono arrivare alle dimensioni di interi palazzetti dello sport. Tuttavia nel corso delle diverse fasi il numero di candidati diminuisce per evitare luoghi sovradimensionati si dovranno individuare sedi ogni volta differenti.

Ma non c'è solo la sede, che già comporta una spesa notevole. Ci sono, infatti, gli strumenti d'esame e il personale. Immaginiamo per un attimo un concorso con 2000 partecipanti. Questo vuol dire anche poter disporre (quindi noleggiare) di almeno altrettanti banchi e sedie, a cui si devono aggiungere i tradizionali materiali di cancelleria quali penne, fogli, matite e gomme. Se poi l'esame prevede più fasi, come si èa accennato poc'anzi, con un relativo cambio di sede, allora questi oggetti di base si dovranno anche spostare da una parte all'altra, facendo lievitare i costi con voci di spesa che riguardano anche l'affitto di mezzi adeguati al trasporto di tali oggetti. In tempi di Covid, poi, bisogna considerare anche la sanificazione degli ambienti oltre che degli oggetti utilizzati: non è pensabile trasferire banchi e sedie senza prima aver provveduto alla sanificazione degli stessi. E questa è un'altra voce da aggiungere in bilancio, almeno fino a quando continuerà lo stato di emergenza.

C'è un ultimo aspetto da considerare: la gestione dei partecipanti. Sì perchè non basta affittare una sede e aprire le porte ai candidati. Questi necessitano anche di essere gestiti, oltre che controllati durante lo svolgimento effettivo dell'esame. Stiamo parlando, in sostanza, di un'altra importante voce di costo: quella relativa al personale. Quante persone saranno necessarie per facilitare l'accesso e la sistemazione di tutti i candidati e per fare le verifiche sulla loro identità? Quanto personale dovrà essere coinvolto ed essere presente durante tutta la durata delle prove selettive? Ovviamente la risposta dipende dal numero di partecipanti, quindi un numero variabile sia in base alla tipologia di concorso che in base alla fase in cui ci si trova. In ogni caso non sarà certo un numero piccolo, quando si dispone di un palazzetto per ospitare migliaia di candidati.

Il costo del personale che lavora e supervisiona al concorso è veramente notevole. anche perchè il giorno dell'esame è soltanto l'ultimo step per i candidati L'iter di partecipazione a un concorso pubblico, in effetti, si snoda attraverso diverse fasi e ciascuna di queste richiede il coinvolgimento di personale addetto di volta in volta a mansioni differenti. Le fasi principali per chi partecipa a un concorso pubblico sono:
 

  • La presentazione della domanda di partecipazione;

 

  • La partecipazione a una o più prove selettive scritte;

 

  • La partecipazione alla prova selettiva orale.



Al termine di queste fasi si attende l'esito con i relativi risultati. Ognuna di queste fasi, inoltre, necessita di essere realizzata in presenza e quindi con il coinvolgimento di personale specifico. Ecco perchè una soluzione telematica può essere la migliore alternativa per un concorso pubblico tradizionale.

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