Quando si subisce un licenziamento, vi sono diversi adempimenti da formalizzare per poter accedere alla Naspi. Oltre la domanda vera e propria di disoccupazione, da richiedere per il tramite di un Patronato, vi è anche il Patto di Servizio.
Il Patto di Servizio è un adempimento che viene formalizzato direttamente presso il Centro per l'impiego competente sulla tua Provincia di residenza.
Solitamente necessita di un appuntamento per una consulenza personalizzata ma è pur vero che ogni Centro adotta una procedura differente, soprattutto in questo periodo di pandemia. A prescindere dalla modalità, il Patto di Servizio dev'essere richiesto dopo aver presentato la domanda di disoccupazione.
Devi sapere che il Patto di Servizio è obbligatorio, tant'è che se non ti viene indicato, dovrà essere tua premura richiedere un appuntamento per formalizzarlo.
Ma che cos'è effettivamente questo Patto? A cosa corrisponde? Si tratta di un accordo formale che il lavoratore e il Centro per l'impiego sottoscrivono per la ricerca attiva del lavoro. Dopo aver sottoscritto la DID, acronimo di Immediata disponibilità al lavoro, si procede con il Patto di Servizio.
Sottoscrivendo tale accordo, per cercare un nuovo impiego, il lavoratore si impegna a mettere in atto le azioni che sono state individuate nel Patto di Servizio.
Tale Patto decadrà in automatico una volta trovato il lavoro, ma fino a quel momento sarà necessario rinnovarlo di anno in anno.
Tieni presente che il Centro per l'impiego verifica che tu mantenga le condizioni necessarie per conservare lo stato di disoccupazione (secondo le indicazioni del Decreto legislativo n. 150 del 14 settembre 2015). Pertanto, anche in un momento successivo alla conferma, il Centro per l'impiego potrebbe chiudere automaticamente il patto di servizio personalizzato e farti decadere dalla dichiarazione di immediata disponibilità. In questi casi ti consigliamo di recarti al Centro per l'impiego per verificare i tuoi dati ed eventualmente sistemare la tua posizione.
Leggi anche >>> NASPI ANTICIPATA: QUALI SONO I REQUISITI?
Se desideri altre informazioni o un chiarimento sull'argomento di questo articolo, clicca su FAI LA TUA DOMANDA per inviare un tuo quesito. Non è richiesta alcuna registrazione. Riceverai la tua risposta, personalizzata, direttamente nella casella di posta.
Know How è un progetto di innovazione della consulenza, a favore di imprese e cittadini, che coinvolge professionisti dell’area legale ed economica. Il progetto è nato dalla mente del suo fondatore, Vincenzo Ciulla, e della sua società di consulenza: Korion.
Il nostro motto è diventato: 100% esitate, perché questa è la percentuale reale delle domande che oggi ricevono una risposta, anche se preferiamo parlare di soluzioni. La sfida per il futuro è ingrandire la community, generare più interazione, fare più informazione e coinvolgere sempre più professionisti, ma solo coloro che credono in quello che facciamo.