Come difendere i livelli occupazionali in seguito all'emergenza coronavirus? Una risposta arriva da un Fondo voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico, equipaggiato con almeno 100 milioni di euro per il solo 2020 e rivolto a due specifiche tipologie di imprese.
A causa dell’emergenza coronavirus, per evitare che si possano verificare licenziamenti di massa da parte delle aziende gravemente danneggiate dall’assenza di consumi durante i mesi di lockdown, il decreto Rilancio all’articolo 43 illustra le caratteristiche del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la salvaguardia dell’attività d’impresa, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il fondo si rivolge in particolare al salvataggio e alla ristrutturazione di imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale e alle società di capitali con almeno 250 dipendenti che si trovino in una condizione di difficoltà economico-finanziaria. La dotazione del fondo, per il solo 2020 ammonta a 100 milioni di euro.
Il fondo opera, nei limiti della propria dotazione, attraverso interventi nel capitale di rischio delle imprese, effettuati a condizioni di mercato e nel rispetto della normativa europea in merito agli aiuti di Stato, nonché attraverso azioni che favoriscono il mantenimento dei livelli occupazionali in coordinazione con le vigenti norme di politiche attive e passive su lavoro.
Le imprese che intendono avvalersi del fondo, devono notificare al Ministero dello Sviluppo Economico le informazioni relative a:
1) Le azioni che intendono adottare per arginare gli impatti occupazionali negativi. Ad esempio incentivi all’uscita, prepensionamenti o riallocazione in altri settori dell’impresa;
2) Le azioni che intendono porre in essere per trovare eventuali aquirenti qualora la società avesse già avviato strategie di vendita dell’impresa sul mercato;
3) Le opportunità date ai dipendenti per formulare una proposta di acquisto e ogni altra possibilità di recupero degli asset;
La priorità di accesso al fondo sarà data a quelle azioni che mostrano maggiore impatto nella difesa dei livelli occupazionali e lo sviluppo del sistema produttivo.
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