Anche i debiti vanno in prescrizione, e questo consente di non doverli ripagare. Ovviamente è una strada molto tortuosa da seguire. Il primo aspetto che bisogna considerare è quello dei tempi di prescrizione, che si differenziano in base alla tipologia di debito. Che cos'è la prescrizione breve?
Quando si affronta il tema dei debiti nei confronti dello Stato, spesso e volentieri uno degli argomenti al centro dell’attenzione è relativo ai tempi di prescrizione. In quest’articolo rispondiamo ad alcune domande arrivate in Redazione dagli utenti di Know How, che non hanno trovato nel Blog le risposte che cercavano.
La prescrizione di questi debiti si formalizza dopo dieci anni. Ciò vuol dire che se nel 2020 hai contratto debiti con lo Stato per una di queste imposti, la prescrizione si formalizzerà nel 2030.
Succede che i creditori, in questo caso lo Stato, per il tramite dei suoi enti, può vantare la richiesta di pagamento.
A prescindere che si tratti di un debito Irpef oppure Irap, Iva o altro, gli interessi e le eventuali sanzioni sui debiti, vanno in prescrizione dopo 5 anni.
La prescrizione breve è quelle che si riferisce appunto alle sanzioni e agli interessi, è solo un altro modo di chiamare la prescrizione che agisce nei termini specificati alla risposta precedente.
No, se è passato il termine dei 5 anni allora il pagamento degli interessi e delle sanzioni non è dovuto in quanto si considerano prescritti.
Non ha alcun senso: se un debito è andato prescritto non vi è alcun motivo di doverlo rottamare. E come se si andasse a rottamare un qualcosa che, formalmente, non esiste più.
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