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Seconda rata IMU cancellata: le regole per le imprese

Seconda rata IMU cancellata: le regole per le imprese

È stata disposta la cancellazione della seconda rata dell’IMU per gli immobili entro i quali si esercita un’attività d’impresa. Quali sono le attività interessate? Quali sono i requisiti che deve possedere il gestore dell’impresa? Anche cinema e teatri possono usufruire della cancellazione?



L’articolo 9 del recente decreto Ristori ha stabilito la cancellazione della seconda rata dell’IMU ma a patto che sia osservata una regola ben precisa.

Chi non pagherà l’IMU?

Sono diverse le attività che non dovranno versare la seconda rata dell’IMU. Nello specifico si tratta di:

  1. Gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali;
  2. Gli immobili degli stabilimenti balneari;
  3. Gli immobili della categoria catastale D/2;
  4. Gli agriturismo;
  5. Villaggi turistici;
  6. Ostelli della gioventù;
  7. Rifugi di montagna;
  8. Immobili delle colonie marine e montane;
  9. Gli affittacamere per brevi soggiorni;
  10. Case e appartamenti per vacanze;
  11. I bed & breakfast;
  12. I residence
  13. I campeggi.

È vero che l’agevolazione è stata estesa anche ad altre attività d’impresa?

Si, la cancellazione della seconda rata IMU è stata riconosciuta anche agli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese che esercitano attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito degli eventi fieristici o manifestazioni. Poi anche night club e discoteche.

Per i cinema non è prevista la cancellazione?

Si, anche per i teatri, purché gli immobili siano accatastati nella categoria D3.

Qual è il requisito per ciascuna di queste categorie?

Il requisito è che il proprietario e il gestore coincidano. Ovvero, se il gestore dell’attività non è anche proprietario dell’impresa, e viceversa, allora non è possibile fruire dell’agevolazione.

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