Diventare socio di una ASD è una operazione che necessita di particolare attenzione perché le somme da questi erogate alla ASD potrebbero essere tassate.
Diventare socio di una ASD è una operazione che necessita di particolare attenzione.
Da un punto di vista fiscale, infatti, sono esenti da tassazione i proventi ricevuti da un socio a fronte di servizi (ad esempio corsi sportivi) erogati dalla ASD. Per questo motivo è essenziale comprendere quando il richiedente diventi effettivamente un socio.
Il Codice Civile non dispone nulla di specifico circa i tempi e le modalità di ammissione a socio lasciando una certa autonomia allo Statuto sociale.
Le disposizioni fiscali, al contrario, toccano l’argomento condizionando i benefici fiscali al rispetto della "effettività" del rapporto associativo e della "democratica partecipazione" alla vita associativa. Viene richiesto, in pratica, che il rapporto associativo sia concreto, non solo formale, e che in ogni momento venga garantita al socio la possibilità di esercitare i diritti a lui riconosciuti dalla Legge e dallo Statuto sociale (es. partecipazione assemblee, elettorato attivo e passivo, partecipazione alle attività sociali, ecc.).
Le regole di ammissione, dunque, non devono deporre a favore della tesi che l'accesso al centro sportivo e la partecipazione alle attività sportive organizzate dal sodalizio sportivo sia consentito indiscriminatamente al pubblico. Evitare, dunque, che i frequentanti possano essere qualificabili come "clienti".
Una corretta procedura di ammissione allo status di socio, da riportare in Statuto, potrebbe essere:
Prima che tale iter, o altra procedura prevista dallo Statuto, si sia concluso le somme incassate dal richiedente da parte della ASD, a qualsiasi titolo, non potranno godere dei benefici fiscali previsti.
Nella prassi operativa abbiamo osservato che molte ASD hanno previsto nel proprio Statuto una procedura più "snella" di quella sopra esposta, mediante l'introduzione della cosiddetta "delibera presidenziale". In sostanza, il socio diverrebbe tale ed effettivo quando la sua richiesta scritta vene controfirmata per accettazione dal Presidente e solo successivamente ratificata dal CD.
Questa procedura non viene unanimemente riconosciuta come legittima o inattaccabile ma ha dalla sua le seguenti considerazioni:
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Luca Domenico Chiacchiari da circa 15 anni è titolare dell'omonimo studio professionale a Pescara in Via Falcone e Borsellino n. 26. Svolge consulenza contabile e tributaria per società, imprenditori e professionisti, consulenza civilistico-fiscale in favore di Enti NO profit, redazione di business plan e controllo dei conti nell'ambito di finanziamenti pubblici regionali e nazionali, revisore contabile nell'ambito dei progetti di Formazione Continua alle PMI, è Delegato del Tribunale per gestione Esecuzioni Immobiliari. Sportivo da sempre, da 15 anni assiste ASD, SSD e CIRCOLI ricreativi e culturali del centro Italia, anche in partenariato con importanti Enti ed organizzazioni nazionali come UISP, CSEN, FILJKAM e FISE.