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Regione Veneto: contributi per imprenditori agricoltori e PMI

Regione Veneto: contributi per imprenditori agricoltori e PMI

Contributi a fondo perduto da parte della Regione veneto a favore di imprenditori agricoli professionali e PMI agricole. Quali sono le colture interessate? Riguarda anche il turismo rurale? Quali sono i documenti da presentare? Quando scade la domanda? Qual è l'importo massimo ottenibile?



A causa della difficoltà da Covid-19, la Regione Veneto ha istituito un contributo per le imprese colpite più duramente dall’emergenza sanitaria, per sostenere la loro mancanza di liquidità.

A chi si rivolge il bando?

I contributi disposti dalla Regione Veneto si rivolgono a tutte le imprese non finanziate dal DGR 1234/2020 e che appartengono alle seguenti categorie:

  1. Imprenditori agricoli professionali che operano nel campo del turismo rurale;
  2. Imprenditori agricoli professionali produttori di almeno una delle colture/varietà di Radicchio;
  3. Imprenditori agricoli professionali che hanno prodotto orticole e si sono impegnai in almeno una di queste colture: lattuga, cicoria, lattughino, radicchio, asparago, fragole.

In cosa consiste l’agevolazione?

In un contributo una tantum a fondo perduto che può essere di massimo 7.000 euro. Tuttavia il contributo dipende dal tipo di attività. Se si tratta di turismo rurale viene riconosciuto un contributo di 5000 euro. per le coltivazioni al punto due sono riconosciuti 2500 euro, e altri 2500 euro per le coltivazioni al punto 3.

Come si presenta la domanda?

Il soggetto richiedente presenta la domanda di aiuto all’Agenzia Veneta per i Pagamenti.

Quali sono i termini di scadenza?

Il bando scade il giorno 29 marzo 2021.

Quali documenti è necessario allegare alla domanda?

Il richiedente deve presentare la seguente documentazione:

  1. Dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell'atto di notorietà;
  2. Dichiarazione di possedere la qualifica di IAP qualora il soggetto richiedente non sia iscritto alla gestione previdenziale agricola INPS in qualità di Coltivatore Diretto;
  3. Documenti fiscali del primo semestre 2020 comprovanti la vendita del radicchio prodotto nel primo semestre 2020;
  4. Documenti fiscali comprovanti la vendita del prodotto nel primo semestre 2020 di almeno una delle colture/varietà riportate alle voci Lattuga, Cicoria, Lattuga e lattughino e Radicchio, Asparago e Fragola.

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