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Proroga per il Reddito di Emergenza: procedura, requisiti e motivi di esclusione

Proroga per il Reddito di Emergenza: procedura, requisiti e motivi di esclusione

Doveva scadere il 30 giugno ma ha ricevuto una proroga fino al 31 luglio 2020: parliamo del Reddito di Emergenza, un’importate misura che interessa tanti privati cittadini che stanno vivendo un momento di difficoltà.



Oggi parliamo di un tema che va oltre gli argomenti sul fare impresa che solitamente prediligiamo sul blog di Know How. Il Reddito di Emergenza rientra tra le misure di sostegno al reddito che sono state riconosciute dal Decreto Rilancio dello scorso maggio. La novità di questi giorni riguarda la proroga dei termini, inizialmente fissati al 30 giugno ma ora slittati al 31 luglio. Ne approfittiamo per entrare nel dettaglio della misura: come si presenta, dove, a chi si rivolge. Risponderemo a tutte le domande più importanti.

I requisiti per richiedere il Reddito di Emergenza?

Il REM è riconosciuto ai nuclei familiari che siano in possesso di tutti i requisiti di seguito elencati:

  1. Essere residente in Italia, facendo riferimento alla verifica sul componente che effettua la richiesta;
  2. Un importo del reddito familiare, riferito al mese di aprile 2020, inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (da euro 400 a euro 800);
  3. Un patrimonio mobiliare in riferimento al 2019 inferiore a 10.000, incrementato di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo ma fino ad un massimo di 20.000 euro oppure 25.000 euro qualora nel nucleo famigliare vi sia un componente non autosufficiente o in condizione di disabilità grave;
  4. Un’ISEE inferiore a 15.000 euro.

Casi di esclusione dal Reddito di Emergenza?

Non è possibile accedere al REM qualora si presenti anche uno solo dei seguenti casi;

  1. Nel nucleo famigliare è presente un componente che percepisce una pensione diretta o indiretta, ad esclusione delle pensioni di invalidità;
  2. Nel nucleo famigliare è presente un componente che ha un rapporto di lavoro dipendente in essere la cui retribuzione lorda sia superiore agli importi
  3. Se si è percettori di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza;
  4. Se ci si trova in uno stato detentivo o si è in cura in istituti di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica;
  5. Se anche uno dei componenti della famiglia ha beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Cura Italia.

Quanto spetta di Reddito di Cittadinanza?

Di base il Reddito di Emergenza da diritto ad una quota di euro 400, la quale deve essere moltiplicata per il parametro della scala di equivalenza dell’ISEE che assegna un valore a ogni composizione familiare. In ogni caso non può superare il valore massimo di 800 euro a nucleo familiare. In presenza di un componente in condizioni di disabilità grave si può arrivare a un massimo della scala di equivalenza di 2,1 cioè 840 euro totali.

Alcuni esempi di quote da Reddito di Emergenza

Composizione nucleo familiare Importi reddito di emergenza
Persona sola 400€
Due persone maggiorenni 560,00€
Una persona maggiorenne e un minorenne 480,00€
Due persone maggiorenni e un minorenne 640,00€
Tre persone maggiorenni 720,00€
Una persona maggiorenne e due minorenni 560,00€
Due persone maggiorenni e due minorenni 720,00€
Quattro persone maggiorenni 800,00€
Due persone maggiorenni e tre minorenni 800,00€
Quattro persone maggiorenni di cui uno disabile grave o non autosufficiente 840,00€

Erogazione del Reddito di Cittadinanza

L’erogazione del REM avviene tramite l’INPS previa presentazione della domanda. Questa può essere presentata presso i CAF e i Patronati. Oppure si può presentare tramite il sito dell’INPS alla sezione Reddito di Emergenza, ma è necessario munirsi di Pin, Spid, Carta nazionale dei servizi e carta d’indentità.

 

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