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Partita Iva commerciante e artigiano: costi e procedura

Partita Iva commerciante e artigiano: costi e procedura

L’apertura di una partita iva non segue una procedura identica per tutte le categorie professionali. In taluni casi, la burocrazia prevede un iter diversificato. È il caso, ad esempio, dei commercianti e degli artigiani, di cui parleremo nell’articolo odierno.



Aprire una partita iva come artigiano o commerciante vuol dire dover seguire una procedura molto più complessa e dispendiosa, rispetto ad altre categorie professionali che possono procedere direttamente tramite l’Agenzia Delle Entrare.

Nel caso delle professioni in esame, si tratta di una procedura telematica che segue un percorso completamente diverso, tant’è che non può essere svolta in autonomia ma necessita dell’assistenza di un Commercialista o di un altro Professionista abilitato.

Ciò che i commercianti e gli artigiani dovranno predisporre è la Comunicazione Unica, spesso nota con il semplice acronimo di ComUnica.

ComUnica non è altro che un documento integrato contenente una serie di informazioni riguardanti il contribuente che intende avviare un’attività economica. Nello specifico, le informazioni riportate nel documento saranno le seguenti:

  1. La richiesta di iscrizione al Registro delle Imprese;
  2. La richiesta di attribuzione della Partita Iva;
  3. La richiesta di iscrizione alla Gestione Commercianti o Gestione Artigiani INPS;
  4. Apertura della posizione INAIL;
  5. LA SCIA per il SUAP.

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Per la presentazione di tutti questi documenti riassunti in ComUnica, è necessario possedere una PEC e una smart card per la firma digitale.

Ma c’è un altro aspetto che diversifica l’apertura della partita iva tra queste categorie professionali e le altre, ed è il costo. A differenza degli altri professionisti, infatti, i commercianti e gli artigiani non potranno contare sulla gratuità ma dovranno sostenere dei costi che variano da 200 agli oltre 300 euro.

L’unica nota positiva, in questo senso, è che grazie a ComUnica si ha la possibilità di inviare un solo documento al Registro Delle Imprese e sarà quest’ultimo a smistare i diversi documenti agli enti interessati.

Una volta avvenuto ciò, sarà sempre compito del Registro inviare all’indirizzo PEC la comunicazione dell’avvenuta protocollazione e quindi a determinare l’inizio dell’attività economica.

In verità non sarà questa l’unica comunicazione che riceverai sulla tua PEC, visto che tutti gli enti sono tenuti a rispondere entro un arco di tempo che la legge impone di non oltre 7 giorni.

Ovviamente con queste comunicazione verrà inviato anche il numero di partita iva e il numero REA.

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