Ha senso fare marketing su Tik Tok? Vediamo alcuni spunti su cui ragionare.
Abbiamo più volte affrontato l’argomento sulle differenze tra il marketing tradizionale e quello digitale, eppure ogni volta ho l’impressione di non dedicare mai abbastanza spazio a quello che ritengo la differenza più importante tra questi due scenari, ovvero nella grande capacità di cambiamento che il marketing online ha rispetto all’altro.
Il marketing digitale è qualcosa di estremamente fluido, in continua evoluzione, con processi di rinnovamento che si possono verificare anche più volte all’interno di un solo ciclo annuale. Un dinamismo che non è legato a chissà quali magiche peculiarità del marketing ma piuttosto si lega al rinnovamento e all’evoluzione continua e rapidissima degli strumenti poi utilizzati nel web marketing strategico per veicolare l’immagine di un brand verso il giusto target di riferimento.
Le nuove piattaforme social, le nuove tendenze digitali oppure i nuovi dispositivi elettronici, con funzionalità avanzate, o le altre diavolerie tecnologiche, costituiscono per il marketing digitale un territorio di sperimentazione, dove provare ad applicare vecchie logiche di brand positioning e di acquisizione clienti ma con modalità del tutto, o quasi, nuove.
La premessa da cui sono partito è ancor più valida se l’argomento da trattare è Tik Tok. Fai attenzione, la scelta del titolo non è casuale. La domanda non è se Tik Tok sta modificando le strategie di marketing digitale, perché viene dato per certo, per sicuro. Quello che bisogna capire, infatti, è la maniera in cui si sta realizzando questo cambiamento.
Tik Tok, una community di video globale
Ma qual è l’effettiva portata di Tik Tok nell’ottica di una strategia di marketing? Vediamo cosa ci dicono i numeri. Tik Tok viene considerato un social network dedicato ai creatori di micro video, dell’ordine di 15, 30 massimo 60 secondi. È stato lanciato nel 2016 in Cina sotto il nome di Musical.ly. Oggi conta oltre 1 miliardo di registrazioni e 47,5 milioni di utenti attivi quotidianamente. È presente in 150 paesi ed è stato tradotto in 75 lingue. In Italia Tik Tok è approdato nel 2018, e il prossimo ottobre taglierà ufficialmente il traguardo dei due anni. La crescita è stata graduale nei primi 12 mesi per poi avere un’impennata a cavallo tra il 2019 e il 2020. Oggi in Italia si contano oltre 6,5 milioni di utenti registrati, i 3 hashtag più popolari degli ultimi 12 mesi hanno fatto registrare rispettivamente 62, 45 e 44 milioni di visualizzazioni. Per il primo trimestre del 2021 ci si attende un tasso di crescita del 20%
Il social della Generazione Z
Insomma, i numeri dicono che Tik Tok è una piattaforma dove fare marketing è altamente consigliato a tutti i brand che stanno cercando un po’ di visibilità. Il primo aspetto che sta modificando considerevolmente il modo di fare digital marketing è intrinseco di Tik Tok. Chiunque abbia un minimo di esperienza di marketing con le altre piattaforme mondali, vedi Facebook, Instagram su tutti, saprà bene che una delle difficoltà riscontrate, trattandosi di piattaforme generaliste, consiste nella capacità di colpire il giusto target dovendo adottare un linguaggio capace di parlare ai meno giovani tanto quanto ai giovanissimi. La prima novità di Tik Tok consiste proprio in questo: essendo una piattaforma alimentata perlopiù dalla così detta Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010), Tik Tok è lo spazio ideale per intercetare un pubblico di giovanissimi che sta gradualmente abbandonando le piattaforme generaliste per ritagliarsi uno spazio tutto loro. Si tratta di una situazione che non durerà per sempre, e prima che abbia inizio una nuova migrazione faresti bene a prendere in considerazione un po’ di sano brand positioning su Tik Tok
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